Atlantide, il continente perduto

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jasmine23
view post Posted on 23/7/2007, 11:49 by: jasmine23




SEMPRE MISTERIOSA ATLANTIDE
L’uomo d’oggi s’interessa sempre di più al passato. Si pone allora un affascinante problema: è forse esistita una cultura più antica e più evoluta che ha aiutato a formare quella egiziana, sumera, cretese, etrusca e forse anche le cultura sud- americane?
Una parola sembra venire da un incerto passato, simile ad un richiamo proveniente dalle brume di un oceano: Atlantide!
Prima culla della civiltà, terra splendida e opulente, distrutta da una serie da cataclismi al momento della sua massima espansione.
Per molti è soltanto una leggenda inventata da Platone, per altri invece è effettivamente esistita anche se abbiamo tracce incomplete, però documentate dalle storie provenienti da diversi popoli.
Atlantide è sempre viva, oggi più che mai! E’ una parola magica, Atlantide.
Poi abbiamo anche racconti pervenuti da scrittori come Edgar Cayce. E allora Atlantide si rinnova continuamente come il mito dell’Araba Fenice e non finisce mai di stupire, anche se è la più nota tra tutte le storie misteriose del mondo e fa sempre notizia.
Resterà comunque sempre per noi un grande interrogativo: quello di distinguere tra realtà e fantasia quando incontriamo sul nostro cammino la storia di Atlantide, meravigliosa leggenda dei mari che anima e animerà ancora per molto tempo l’immaginario dell’uomo e le pagine di moltissimi libri!
La fonte spesso citata è quella di Platone; Atlantide secondo i greci era un isola più estesa dell’Asia e della Libia riunite e circondata ad occidente da un gruppo di isole minori identificate come le “Antille”.
Platone fa risalire la storia al mito di Poseidone che sposo una donna mortale e nacque un figlio di nome Atlante. Continua la leggenda raccontando delle immense ricchezze dei discendenti di Atlante; rivestivano i loro edifici con l’oricalco, metallo giallo enormemente prezioso per i greci antichi!
Aggiunge Platone che le sue informazioni gli venivano da documenti egiziani e proprio dei papiri si sarebbero ritrovati riferimenti ad Atlantide; alcuni di questi parlavano del “Regno degli Dei” che governarono l’Egitto per migliaia di anni prima delle dinastie storiche ed egiziane.
Un sacerdote egizio parlò a Solone di Atlantide in termini comprensibili; trasmise il racconto come avrebbe fatto un abitante nel descrivere la propria casa vista dalle coste del continente perduto, prima della sua distruzione avvenute intorno al 9.600 a.c.
Gli egiziani ricordavano di un invasione di “popoli dal mare” che venivano da “in capo al mondo”
Sempre seguendo il mito, sarebbe esistita un isola nell’Atlantico, chiamata “isole di Blest” di vaste dimensioni, ad ovest dalle coste della Libia e abitata da una popolazione che godeva di ogni bene senza alcun sforzo ed alcune fatica; le stagioni erano temperate ed il passaggio da una stagione all’altra era cosi mite che era diffusa la convinzione che rispecchiassero i Campi Elisi descritti da Omero.
Nell’isola si trovavano fiumi navigabili, le acque erano utilizzate per l’irrigazione; c’erano piante ed alberi di ogni tipo; giardini costeggiata da acqua limpida!
Le abitazioni erano adibite a pubblici banchetti, inondate da fiori dove i cittadini trascorrevano le loro giornate; la caccia era molto praticata, si trovavano molti animali selvatici di ogni specie.
Secondo sempre il mito, il clima di quest’isola era cosi prospero da sembrare la dimore degli Dei e non quella degli uomini!
Nel 1665, un prete gesuita tedesco, Athanasius KIRCHER, pubblicò “MUNDUS SUBTERRANEUS”, un grosso libro che contiene la riproduzione di un antica mappa egizia di Atlantide, LA QUALE ERA STATA RUBATA DAI ROMANI IN Egitto, probabilmente dopo la caduta di Cleopatra. Kircher non possedeva un mappamondo con il quale confrontare la discalia in latina che dice “posizione di Atlantide ora sotto il mare, secondo le credenze degli egiziani e la descrizione di Platone”.
Un saggio egiziano avrebbe detto a Solone: “…Voi elleni non siete che dei bambini…giovani siete, giovani mentalmente, poiché la vostra anima non conserva nessuna antica credenza giunta a voi attraverso la tradizione, nessuna conoscenza maturatasi nel corso delle età. Ed eccone la causa! Il genere umano è stato e sarà ancora sterminato per innumerevoli ragioni…” (Platone)
Un altro argomento è in comune con Atlantide, il diluvio universale. E’ difficile capire se si tratta dello stesso avvenimento oppure se è una conseguenza della catastrofe e che viene identificata come diluvio!
E’ evidente che il diluvio è una tradizione comune a tutti i popoli della Terra; con questo fatto si evidenzia una matrice comune: cioè, tutte le razze umane sembrano in possesso della stessa storia!
Possibile questo per le popolazioni mediterranee, ma per gli indiani d’America e le altre popolazioni del continente?

ATLANTIDE, CULLA DI CIVILTA?
Iniziamo il nostro viaggio.
- Sono state ritrovate iscrizioni della Valle dell’Indo, oggi Pakistan, e dell’Isola di Pasqua che rivelano una straordinaria somiglianza malgrado distanti migliaia e migliaia di km. Tavolette che non hanno ancora trovato un traduttore….
- Australia; Ande e Sahara; Egitto; Il continente MU; Tibet e Shamballah; (vedi libro)
- Gli Aztechi dicevano di provenire da AZTLAN, un luogo posto ad oriente nell’Oceano Atlantico; il nome stesso significa popolo di “Az”.Quando gli invasori spagnoli del Messico hanno saputo che gli Aztechi provenivano da una terra nel mare chiamtaa “Aztlan”, si convinsero che gli indigeni fossero perciò i discendenti degli Atlantidei! in Hanno anche una strana figura chiamata “coxcox”, Noè del cataclisma messicano che si salvo con la moglie grazie ad un imbarcazione costruita in legno di cipresso.
Dipinti di questo racconto sono stati rinvenuti anche tra i Miztechi, gli Zapotechi, i Tlascoltechi e altre popolazioni limitrofe.
Una delle scoperta più interessanti a proposito dei Maya era il loro famoso libro religioso, conosciuto a fino 800, come “TROANO CODEX”. Questo codice parlava di una catastrofe che aveva devastato il Centro America in un passato lontano e che gli indigeni si tramandavano per via orale, avvento verso il 9930 a.c.
Il TROANO CODEX riportava che la regina MU nacque in Egitto dove poi ritornò; il testo parlava anche di terremoti che facevano abbassare e rialzare il suolo varie volte prima di sgretolarsi!
Agli inizi del 900’, altri studiosi spiegavano di avere trovato tracce di superstite iscrizioni maya in India che con il permesso di un bramino avevano ricopiato; collocavano il continente sommerso di Atlantide nel Pacifico invece che nell’Atlantico e di avere scoperto delle analogie tra la flora e la fauna di zona dell’Australia e dell’India.
Esistono anche le tavolette scritte da sacerdoti Nacaal sono Maya, erano state inviate dal continente MU in Centro America. Costituiscono una testimonianza della civiltà MU esistente da 2000 anni. Sulla terra dei Maya sarebbero giunto da est uomini dagli occhi blu e la pelle chiara che avevano simboli di serpenti sulle loro teste.
Nel 1953, il prof. Bird che aveva lavorato al Museo di Storia Naturale di Lima, studioso dei Quechua; rinvenne negl’ intorni della capitale peruviana la tomba di un principe “KAPAC” che era vissuto tra il V e il IV millennio prima di Cristo e che aveva un sarcofago simile a quelli egizi.
Un altro sarcofago fu scoperto con statue di stile messicano nella cosiddetta “valle egizia” che si estende tra i fiumi “Xingù” e “Tocantius” nella giungla dell’Amazzonia meridionale.
Nel 1954, nel villaggio di DURADOS sul fiume Pira-Evé fu trovato un cameo egizio col volto di una sovrana circondata da geroglifici che dicevano: “Dopo la morte, l’anima della regina salì al mondo di Dio e trovò per le sue virtù, un cielo di pace”.
Sempre nel 1953 casualmente furono rinvenute nel Messico in una grotta del Sonora, 30 mummie perfettamente custodite, antiche di almeno 10.000 anni e appartenenti ad una civiltà sconosciuta!
Nell’estate del 2001, un gruppo di ricercatori canadesi guidato da un ingegnere sovietico Pauline Zelisky ha scoperto nel canale dello Yucatan a circa 700 metri di profondità un estesa piana di terra con forme che ricordano piramidi, strade e costruzioni che risalirebbero al periodo preclassico, nella testa degli studiosi è nata subito l’idea: si tratta di Atlantide!
Questa scoperta avvalorerebbe le ipotesi sostenute da uno studioso di civiltà antiche, Andrei Collins e un docente dell’università di Pisa, Emilio Spedicato che l’area tra Cuba e le Bahamas è stata inondata e colpita da comete e asteroidi probabilmente nel periodo che descrive proprio Platone.
- Gli Olmechi parlavano di ATLAINTIKA
- I Vichinghi di ATLI
- I Celti di AVALON (se sostiamo la V con la T diventa ATALON)
- I Fenici e Cartaginesi di ANTILLA
- I Berberi di ATARANTES
- Gli Irlandesi di ATALLAND
FONTE



 
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20 replies since 11/7/2007, 17:19   10402 views
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