I Giganti, solo antiche leggende?

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jasmine23
view post Posted on 3/6/2008, 14:14 by: jasmine23




I giganti
Secondo la storia canonica la civiltà nacque in mesopotamia attorno al 3000 aC e si è sviluppata in modo lineare fino ai giorni nostri. Ma non tutto è andato come ci racconta la storia, ed in questo sito abbiamo già descritto alcune incongruenze storiche. Vi sono ricordi e leggende simili in molti popoli in ogni parte del globo, una di queste leggende risale ai tempi più antichi e riguarda uomini giganteschi vissuti in un lontano passato. Solo leggende?
Iniziamo dalla bibbia dove troviamo riferimenti ai giganti. Allorché gli ebrei giunsero nella terra promessa trovarono a Rabbath il letto di ferro di un gigante scomparso “presso i figli d’Ammone…era lungo nove cubiti e largo quattro..” (deuteronomio3,3/11), oppure nei numeri XIII,33 “ed ecco, vedemmo i giganti i figli di Anak che discendono dai giganti e ai nostri occhi noi eravamo di fronte ad essi come dei grilli – ed ai loro occhi eravamo come dei grilli”. Ed ancora in Giobbe XXVI,5 “i Refaims gli esseri morti sono sotto l’acqua, e gli antichi abitanti della Terra…”. Le citazioni nella bibbia sono molte e inutili alla narrazione teologica del libro, eppure ne troviamo tracce in molti versetti e spesso senza alcun senso particolare, come inseriti a caso. Genesi 4; Numeri 13; Deuteronomio 3; Giosué 12,13,15,17; Samuele 2,21; Cronache 1,20; Giacobbe 26; Apocalisse 20. Si presentano come citazioni storiche inserite nei fatti narrati, senza alcuna utilità dogmatica. In Genesi 4,1.4: “e avvenne che gli uomini cominciarono a moltiplicarsi e che nacquero loro delle figlie. Che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per moglie quelle che loro scelsero. E il signore disse: essi vivranno fino a 120 anni, in quel tempo sulla terra vi erano dei giganti ed in seguito quando i figli di dio si unirono alle figlie degli uomini ed ebbero dei figli, questi figli divennero uomini potenti e furono celebri eroi nell’antichità”.
Altri riferimenti a giganti si trovano in altre culture antiche, nei miti greci troviamo i miti di Atlante e Prometeo e dei ciclopi , ma anche presso i siriani e gli ittiti si trovano miti di una antica razza di giganti, ma spesso la storia si trasforma in mito ed in leggenda, così i giganti vengono confusi con gli dei, così a Ras Sham Ra si trovano delle tavolette in cui si narra che Baal fu ucciso dagli invasori, ma Baal era un gigante e solo in epoche successive fu visto come un dio malvagio. Dunque Baal era un gigante, come il gigante Golia ucciso da Davide.
Ma gli scontri tra uomini e giganti si ritrovano in molte culture antiche, nella bibbia Deuteronomio 3,3/11 oppure nella cultura greca od ancora nei miti nordici dove gli dei di Asgard combattono contro la razza dei giganti sconfiggendoli. Ma nei miti viene narrato anche che la razza dei giganti e quella degli uomini si sono unite dando origine ad una razza di semi-giganti, forse all’origine delle leggende su semidei come Eracle. Gli stessi dei di Asgard probabilmente erano figli di giganti e di uomini e la loro ribellione ai sovrani giganti portò alla nascita delle antiche leggende.
Leggende presenti in ogni parte del mondo, in india, in Thailandia, in America (i Maya parlavano dei giganti Quinatezmin), nel "Manoscritto messicano di Pedro de los Rios" si legge: "Prima del diluvio che si verificò 4008 anni dopo la creazione del mondo, la Terra di Anahuac era abitata dagli Tzocuillixeco, esseri giganteschi...", così come troviamo raffigurazioni di giganti in antichi templi, statue di esseri alti 4-6 metri o più. Solo un modo per raffigurare personaggi a cui si voleva dare importanza, la grandezza della statua rappresentava la grandezza del personaggio…forse.
Eppure le prove dell’esistenza dei giganti sono ben visibili e tangibili in tutto il mondo.
Nel 1577 in Svizzera a Willisau, Lucerna, venne alla luce uno scheletro dalle ossa enormi. La commissione di esperti capeggiata dal famoso anatomista elvetico Felix Plater, di Basilea studiò il caso rimanendo perplessa e lo stesso Plater dichiarò che si trattava senza ombra di dubbio di resti umani, nonostante le dimensioni fossero ciclopiche. Ricostruito sulla creta "il gigante di Lucerna" e le sue ossa furono esposte nel municipio.
Il conquistadores Hernan Cortes, l’uomo che sottomise il Messico, spedì al re di Spagna, insieme a favolosi tesori, un “femore alto quanto un essere umano”.
Nelle cronache di un altro conquistador, Fernando de Alba, invece, si narra testualmente che “in Messico i resti dei giganti potevano essere trovati ovunque”.
Nel 1810 in California fu trovato uno scheletro gigantesco con sei dita ed un cranio enorme. Nelle leggende della tribù pellerossa Omaha viene tramandata la leggenda dei Mu-a-lusha, esseri giganteschi giunti millenni prima da oltre l’oceano pacifico, e nel 1870 in quella zona vennero ritrovati dei teschi di 60 cm. Anche nelle isole Aluetine vennero ritrovati scheletri di propozioni gigantesche. Di giganti parlano pure alcune leggende dei popoli che vivono attorno al Lago Titicaca: in esse si parla di come tribù di giganti fossero migrate a sud e di come i loro discendenti avessero popolato la Patagonia, dove Magellano li incontrò : erano uomini "così alti che le teste dei membri dell'equipaggio arrivavano a malapena alla loro cintola e la loro voce era quella di un toro...".
Ma da ogni parte del mondo si hanno notizie di ritrovamenti incredibili, a Gargayan, nelle Filippine, è stato portato alla luce uno scheletro di 5,18 metri, a Ceylon, alcuni scheletri di 4 metri, mentre in Pakistan lo scheletro era alto 3,5 metri.
Denti umani giganteschi sono stati ritrovati in Perù, Cina (dove vengono chiamati “denti di drago”) ed anche in Italia.
Nel 1925 a Glozel (vicino a Vichy - Allier, Francia) Emile Frendin letteralmente sprofondò nel campo dove stava lavorando, e trovò "Il campo dei morti": Circa 3000 oggetti di ogni tipo, gioielli, vasellame, utensili, e manufatti in osso e legno risalenti al 15-17.000 a.C.
Ricordiamo che secondo la storia ufficiale il primo sistema di scrittura documentato è quello sumero-accadico, risalente al IV millennio a.C., le ceramiche mostrano un senso artistico molto raffinato, tanto che le statue prive di bocca hanno portato a chiamare quel periodo "civiltà del silenzio". Accanto a tutti questi monili vennero ritrovate ossa di esseri altri circa cinque metri.
Concludiamo la nostra carrellata con il ritrovamento avvenuto nel 1663 la cittadina di Tiriolo (in provincia di Catanzaro) dove nel corso di alcuni scavi venne riportata alla luce una tomba di dimensioni gigantesche, ed al suo interno uno scheletro altrettanto grande.
Il medico Giovanni Battista Cappucci scrisse a Marcello Malpighi, (grande medico bolognese, insegnante nelle università di Pisa, Messina, Bologna, ed archiatra del pontefice Innocenzo XII) «in un sepolcro antichissimo aperto nella campagna di Tiriolo... innatante in notabile quantità di cerume» fu trovata «l'ossatura di cadavere gigantesco; corre voce che sia stato di quindici palmi di statura », ma sembra che il Malpighi non abbia mai visto lo scheletro e nei suoi scritti troviamo: «Sperai nell'Aprile prossimo aver materia di scrivere a V.S.E, una lunga lettera sopra il ritrovamento d'un sepolcro antichissimo aperto nella campagna di Tiriolo terra di questa Provincia, et in esso d'una ossatura di cadavere gigantesco innatante in una notabile quantità di cerume, la mostra del quale è stata portata anche fin a Napoli al Sr. Tommaso Cornelio sotto nome di balsamo, et io ne ho visto qualche minuzia, ch'esaminata al di fuori pareva una pece bruna addensata, et invecchiata, ma nel fuoco spirava un odor migliore della pece comune. Onde ho preso a sospettare che sia mistura di pece e d'altra raggia di miglior fumo. Un dente anche mi fu promesso dal medesimo cadavere, che corre voce sia stato di quindici palmi di statura... Il nostro Sig. Giovanni Battista Abati, che da Catanzaro è più di me vicino a Tiriolo, haverebbe potuto meglio informarsi, ma egli incarparbito a tener il riporto menzogna et il cerume e l'ossa imposture o favolosi, non ha voluto impicciarsi... per separare dal falso il vero, se di quello, come è solito in tutte le novità, vi è misura notabile nella storia».
Dunque la scienza ufficiale ostacolò le ricerche spingendo ancora una volta nell’oblio un ritrovamento fantastico, ma per fortuna tracce dell’antichissima civiltà dei giganti emergono in ogni parte del globo.
La scrittura dei giganti è forse l’unico ceppo da cui nacquero tutte le lingue conosciute?
Sono loro i progenitori degli uomini o siamo una razza completamente diversa?
A giudicare dai ritrovamenti vi è un continuom tra l’antica razza e la nostra, probabilmente dobbiamo a loro tutte le antiche conoscenze che ci sono giunte e gli antichi monumenti ciclopici che tuttora esistono in ogni angolo del pianeta e lasciano meravigliati per la maestria con cui furono costruiti.

FONTE

Il mito dei Giganti
Giganti: mito, bibbia, gigantismo ed extraterrestri
a cura di Marco Pini


E ci fu di nuovo guerra a Gat, quando ci fu un uomo di statura straordinaria, con sei dita in ciascuna delle sue mani e sei dita in ciascuno dei suoi piedi, ventiquattro di numero; e anche lui era nato a refaim. Samuele XX, 2

Certamente Golia non fu il solo gigante realmente esistito. Dall’antichità, insieme alla Bibbia, a testimoniarne la loro esistenza ci sono diversi ritrovamenti da parte di archeologi e ricercatori di tutto il mondo. Nelle opere dei nostri antenati sopravvissute fino ai giorni nostri ad esempio, i giganti sono abbondantemente presenti, e non solo come figure divine. Più il tempo passa, più questi indizi si fanno numerosi. Tra mitologiche divinità, scienza e ufologia, andiamo a scoprire se davvero i giganti camminarono sulla terra e se alcuni di loro, ci camminano ancora.

GLI DEI VENUTI DA UN ALTRO PIANETA
Più volte in passato uomini di notevoli dimensioni sono stati associati ad esseri “divini” e, più precisamente, a Dei abitanti di un altro pianeta arrivati fin qui per “illuminare” gli uomini, aiutandoli nel difficile cammino che è l’evoluzione. Fortemente venerati questi Dei sono stati immortalati dai nostri antenati in diverse opere. Monumenti, templi e sculture a loro dedicati si possono ammirare in svariate parti del mondo. Tra queste, le grandi teste giganti dell’Isola di Pasqua non sono che un esempio. Aspetti ricorrenti di queste effigi sono i grandi occhi e le grandi orecchie allungate. In particolare le orecchie, sono state interpretate da alcuni come indice di appartenenza dei soggetti raffigurati ad una civiltà molto, molto diversa dalla nostra ovvero a visitatori spaziali. Le statue sorgono su piattaforme funerarie (ahu) sono circa 600 e la loro altezza varia dai 4 ai 9 metri. Una delle tante opere che lega la figura del gigante agli extraterrestri è il famoso Gigante di Penokee. Le pietre formano una figura umana visibile solo dall’alto e gli studiosi sostengono che in passato, il famoso Gigante fosse allineato con la costellazione di Orione e questo non può che alimentare le affinità con civiltà aliene. Anche le piramidi della piana di Giza (Cheope, Chefren e Micerino) in Egitto, sembra (teoria sostenuta da molti) che fossero allineate alla costellazione di Orione. In California a 4000 miglia dal deserto di Nazca, circa 200 opere raffiguranti animali, disegni astratti ed esseri umani di dimensioni enormi (ognuno supera i 30 metri) sono visibili soltanto dall’alto. Deserto di Nazca in Perù. Lungo un area di 520 km quadrati si estendono disegni di dimensioni spropositate, animali ed esseri umani esageratamente grandi sempre visibili solo dall’alto. Non è infatti possibile distinguere da terra nessuna di queste figure che inoltre, trovandosi nel deserto, non possono essere viste da una cima più alta. Questo fa pensare che fossero dedicate a chi potesse volare e quindi a divinità, le uniche in grado di osservare questi geoglifi. Valutata anche l’ipotesi di una simbologia fine a comunicare con civiltà extraterrestri. Di nuovo uomini di grande statura venuti dal cielo? Può sembrare assurdo per qualcuno ma tutte queste teorie non vengono escluse a priori e sono attualmente in discussione, dal momento che non c’è motivo apparente a giustificare un lavoro di tali proporzioni tra l’altro non visibile all’uomo. Rimane inoltre da chiarire in che modo queste persone siano riuscite a tracciare figure del genere con tale precisione senza avere la possibilità di valutare come procede il lavoro. In Turchia ad Efeso, Filone descrive così il tempio di Artemide. “E’ la sola casa degli dei. Chiunque lo guardi sarà convinto che sia avvenuto un cambio di luogo: che il celestiale mondo dell’immortalità sia stato trasferito sulla terra, poiché i giganti e i figli di Aloeo che tentarono di ascendere ai cieli fecero un balzo dalle montagne e costruirono non un tempio ma l’Olimpo.” Anche qui un altro legame tra il cielo, i giganti e gli Dei che pur trattandosi di mitologia, non frena le teorie sugli extraterrestri. Nella contea di Dorset vicino al villaggio di Cerne Abbas, un’opera raffigura un uomo alto almeno 55 metri con il pene eretto ed una clava di oltre 35 metri in pugno nella mano destra. C’è la possibilità che raffiguri Ogma, Dio dei Celti protettore dell’eloquenza, ma la leggenda del posto narra di un vero e proprio insaziabile gigante. Costui distruggeva coltivazioni e si nutriva di pecore per far fronte al proprio appetito e un giorno, fermatosi a riposare sulla collina di Cerne Abbas si addormentò. Gli abitanti del posto non persero l’occasione e lo uccisero. Tracciarono in seguito la sua sagoma con il gesso in modo che non si potesse dimenticare lo sforzo di quel giorno speso a liberare le loro terre dal pericoloso gigante. Ovviamente sono emerse diverse interpretazioni e come per le altre opere visibili solamente dall’alto di cui prima abbiamo parlato, anche qui, non mancano le ipotesi che vedono gli antichi in contatto con giganti alieni. All’interno di diverse piramidi (egizie e non) gli antichi ci parlano di giganti azzurri venuti su dischi di fuoco. Questo in parte corrisponde alla descrizione fatta da diverse persone vittime di abduction o testimoni di incontri ravvicinati, dove gli occupanti del disco volante non sono altro che giganti. Spicca un fatto accaduto in Russia dove numerose persone furono testimoni dell’atterraggio di un O.V.N.I (oggetto volante non identificato) dal quale scesero alcuni uomini giganti. Sul posto le tracce dell’atterraggio del disco e le impronte dei suoi occupanti. Da notare in alcuni casi le similitudini con il numero delle dita (almeno quelle delle mani) con la descrizione del Gigante Golia presente sulla Bibbia. Come abbiamo visto, giganti di altri pianeti (detti anche Annunaki) sono stati una figura comune per diverse civiltà non sempre connesse tra loro ed in ere diverse. Impossibile dunque non citare gli antichi Sumeri. Una delle civiltà più evolute della quale siamo a conoscenza. Così avanzati tecnologicamente e talmente saggi in astronomia che, molti studiosi, la considerano superiore a molte civiltà che seguirono. Gli scritti tradotti fino ad ora appartenenti ai Sumeri, ci dicono che tutto il loro sapere gli fu insegnato da giganti scesi dal cielo su navi volanti e inoltre, in alcune incisioni, possiamo vederli seduti sul trono e notare con non poco stupore (per quanto mi riguarda) che in cielo, sono presenti pianeti come Plutone e Nibiru, scoperti dall’uomo migliaia di anni dopo. Citando Nibiru (decimo pianeta del nostro sistema solare, detto anche Pianeta X), non è possibile trascurare l’interesse che suscita in ufologia. Più volte messo in relazione con l’avvento degli Annunaki, la sua esistenza venne presa in considerazione in seguito alla scoperta di Nettuno. Ipotizzando un suo passaggio vicino alla Terra, c’è chi sostiene una teoria che vede coincidere un grande salto tecnologico da parte dell’uomo ad ogni passaggio di Nibiru vicino al nostro pianeta. Impossibile poi non citare Stonehenge, tuttora messo in relazione con gli extraterrestri, si ipotizza che i suoi pesanti massi, la cui provenienza è ad una notevole distanza dal tempio, siano stati trasportati sul posto da giganti.

LE SACRE SCRITTURE
Diverse sono le citazioni bibliche riguardo ai Giganti. Oltre al più “noto” Golia, altri paragrafi delle Sacre Scritture li menzionano. Come tutti sappiamo dopo aver liberato gli schiavi in Egitto, Mosè e il suo popolo vagarono nel deserto per 40 anni e nel corso di questo viaggio Dio parlò a Mosè dicendo: “Manda per te stesso degli uomini a esplorare il paese di Canan, che io sto per dare ai figli di Israele. Manderete un uomo per ciascuna tribù dei suoi padri, ciascuno un capo principale fra loro” (Numeri XIII, 2). Dopo 40 giorni finalmente tornarono dall’esplorare il paese e fecero rapporto su quello che videro dicendo: “Il paese, che abbiamo attraversato per esplorarlo, è un paese che divora i suoi abitanti; e tutto il popolo che abbiamo visto in mezzo ad esso sono uomini di statura straordinaria. E vi abbiamo visto i nefilim; così che ai nostri propri occhi eravamo divenuti come cavallette; e cosi eravamo divenuti ai loro occhi” (Numeri XIII 32, 33). In Deuteronomio III si parla del re Og: “Era rimasto solo Og re di Basan di ciò che restava dei refaim. Ecco, la sua bara era di ferro. La sua lunghezza è di nove cubiti, e la sua larghezza di quattro cubiti, secondo il cubito di un uomo”. Ci sono diverse teorie a giustificare la scomparsa dei giganti sulla Terra. Alcune ci dicono che noi siamo già la quinta razza umana ad abitare il Pianeta Terra (tutte le razze precedenti alla nostra si estinsero per colpa di violenti eventi atmosferici), altre sostengono che a causa di una tempesta radioattiva (solare ecc…) tutto si fece più grande, dominavano i dinosauri e le piante e gli insetti raggiunsero proporzioni enormi per arrivare poi, dopo un devastante cataclisma ad estinguersi. Grazie all’evoluzione poi, i superstiti si ridussero alle dimensioni attuali. La Bibbia di suo, ci propone una soluzione del tutto plausibile, il diluvio universale. I giganti (nefilim), potrebbero addirittura essere una delle principali cause del cataclisma. Nonostante archeologi e studiosi non siano ancora di unanime opinione riguardo la datazione del diluvio (comunque presente in tutte le religioni) dovrebbe aggirarsi intorno a 4500 anni fa e forse anche di più. Ma ecco cosa dice la Bibbia. Genesi VI: 2, 3, 4, 9: Ora avvenne che quando gli uomini cominciarono a crescere di numero sulla superficie del suolo e nacquero loro delle figlie, allora i figli del [vero] Dio notavano che le figlie degli uomini erano di bell’aspetto; e si prendevano delle mogli, cioè tutte quelle che scelsero.
I Nefilim mostrarono d’ essere sulla terra in quei giorni, e anche dopo, quando i figli del [vero] Dio continuarono ad avere relazione con le figlie degli uomini ed esse partorirono loro dei figli: essi furono i potenti dell’antichità, gli uomini famosi.
Dio disse a Noè: “La fine di ogni carne è giunta dinanzi a me, perché la terra è piena di violenza per opera loro; ed ecco, li ridurrò in rovina insieme alla terra"
E sulla terra piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti.


I GIGANTI NELLA MITOLOGIA
Esseri di enorme statura menzionati nei credi antichi come abbiamo constatato, non sono cosa rara. La mitologia greca è forte della presenza di giganti di diverso tipo. Figli della Terra fecondati dal sangue di Urano; cercando di vendicare i loro fratelli (i Titani) perirono in lotta con gli Dei uccisi dai fulmini di Zeus, da Atena e dalle frecce di Eracle. Le rappresentazioni artistiche raffiguranti la battaglia tra dei e giganti è detta Gigantomachia ed ebbe luogo secondo alcuni, in Flegra, per altri invece in Tracia o Campania. I Titani. Divinità minori nella mitologia greca e latina Figli di Urano (Dio cielo) e Gea (Dea terra). Giganteschi e dotati di un incredibile forza svolsero il difficile compito di forgiare per gli Dei le folgori celesti e, come ci raccontano le leggende, scalando le montagne (loro alleate) tentarono l’ascesa verso l’Olimpo e si ribellarono a Saturno, sostenuto poi in seguito da Giove (o Zeus). Gli Dei incaricarono i Ciclopi di forgiare le folgori e loro, abilissimi fabbri, le crearono più grandi e più potenti. I titani furono sconfitti, uccisi e gettati nel Tartaro mentre i giganti, loro fratelli, tentarono la vendetta nuovamente con cattivo esito. Non più di tre furono i Ciclopi secondo Esiodo (poeta greco Ascra [Beozia] sec. VIII-VII a.c): Bronte, Argo e Sterope. Fabbri straordinari (nelle viscere dell’Etna e di altri vulcani), forgiarono il tridente a Poseidone, l’elmo a Plutone e le folgori a Zeus (le stesse folgori che uccisero i Titani). Dopo che Asclepio (figlio di Apollo) morì vittima delle folgori scagliategli addosso da Zeus, Apollo infuriato, decise di eliminarne i fabbri e uccise i tre Ciclopi. Un po’ in tutte le culture comunque si è creduto nell’esistenza dei giganti (e simili) spesso divinità (o loro figli) e a volte come raccontato nella Divina Commedia (ribelli degli inferi) e nella Gigantomachia, ribelli. Sono spesso presenti anche nell’Antico Testamento e questo insieme ai ritrovamenti da parte degli archeologi dà maggiore credibilità sulla loro reale esistenza.

IL GIGANTISMO
Affidandoci a quanto scritto sulla Bibbia e valutando le opere dei nostri antenati, abbiamo già visto quante prove in favore dell’esistenza dei giganti ci siano. E’ il caso di accennare che non mancano alcuni ritrovamenti di utensili, armi e scheletri a provarci ulteriormente la loro esistenza. In Asia, America, Europa, i ritrovamenti non mancano. Nelle Filippine ad esempio è stata rinvenuta un ascia di quasi 10 Kg di dimensioni enormi se paragonata alle armi di comune utilizzo e, al suo fianco, uno scheletro umano di cui l’altezza supera i 4 metri. Resta da definire in che modo questi intere popolazioni di giganti siano scomparse lasciando di sé non troppe tracce. Ma soprattutto, i giganti sono davvero estinti? Forse non sono giganti azzurri su navi volanti, o bestioni enormi in battaglia contro gli dei ma esiste una patologia che rende le persone fisicamente molto più grandi della media; il Gigantismo. Un’anomalia nello sviluppo fa sì che le dimensioni del corpo e l’altezza in particolare, risultino ben superiori alla media (in Italia è di 1 metro e 68 cm). Ci sono diverse forme di questa patologia. Il Gigantismo puro è causato da un eccessivo impulso evolutivo nella massa germinale, ne segue un aumento proporzionale degli organi interni e delle dimensioni esterne. Il Gigantismo disendocrino invece, è causato dalla disfunzione di una o più sezioni del sistema endocrino e non mantiene le proporzioni. Accresce quindi in maniera differente le dimensioni corporee. Il Gigantismo eunucoide è un eccessivo accrescimento dello scheletro associato ad un esagerato sviluppo dell’adipe. Può essere indotto mediante castrazione o può essere conseguenza di un ipofunzione delle gonadi, venendo così a mancare l’azione inibente sulla crescita. Il Gigantismo plurighiandolare è la conseguenza di mal funzionamento a genesi, di ghiandole endocrine (gonadi, ipofisi, tiroide, surreni). E’ curabile con l’asportazione del tumore o somministrazione di ormoni a seconda del caso.

FONTE

Il mito dei Giganti
Giganti: mito, bibbia, gigantismo ed extraterrestri
a cura di Marco Pini


E ci fu di nuovo guerra a Gat, quando ci fu un uomo di statura straordinaria, con sei dita in ciascuna delle sue mani e sei dita in ciascuno dei suoi piedi, ventiquattro di numero; e anche lui era nato a refaim. Samuele XX, 2

Certamente Golia non fu il solo gigante realmente esistito. Dall’antichità, insieme alla Bibbia, a testimoniarne la loro esistenza ci sono diversi ritrovamenti da parte di archeologi e ricercatori di tutto il mondo. Nelle opere dei nostri antenati sopravvissute fino ai giorni nostri ad esempio, i giganti sono abbondantemente presenti, e non solo come figure divine. Più il tempo passa, più questi indizi si fanno numerosi. Tra mitologiche divinità, scienza e ufologia, andiamo a scoprire se davvero i giganti camminarono sulla terra e se alcuni di loro, ci camminano ancora.

GLI DEI VENUTI DA UN ALTRO PIANETA
Più volte in passato uomini di notevoli dimensioni sono stati associati ad esseri “divini” e, più precisamente, a Dei abitanti di un altro pianeta arrivati fin qui per “illuminare” gli uomini, aiutandoli nel difficile cammino che è l’evoluzione. Fortemente venerati questi Dei sono stati immortalati dai nostri antenati in diverse opere. Monumenti, templi e sculture a loro dedicati si possono ammirare in svariate parti del mondo. Tra queste, le grandi teste giganti dell’Isola di Pasqua non sono che un esempio. Aspetti ricorrenti di queste effigi sono i grandi occhi e le grandi orecchie allungate. In particolare le orecchie, sono state interpretate da alcuni come indice di appartenenza dei soggetti raffigurati ad una civiltà molto, molto diversa dalla nostra ovvero a visitatori spaziali. Le statue sorgono su piattaforme funerarie (ahu) sono circa 600 e la loro altezza varia dai 4 ai 9 metri. Una delle tante opere che lega la figura del gigante agli extraterrestri è il famoso Gigante di Penokee. Le pietre formano una figura umana visibile solo dall’alto e gli studiosi sostengono che in passato, il famoso Gigante fosse allineato con la costellazione di Orione e questo non può che alimentare le affinità con civiltà aliene. Anche le piramidi della piana di Giza (Cheope, Chefren e Micerino) in Egitto, sembra (teoria sostenuta da molti) che fossero allineate alla costellazione di Orione. In California a 4000 miglia dal deserto di Nazca, circa 200 opere raffiguranti animali, disegni astratti ed esseri umani di dimensioni enormi (ognuno supera i 30 metri) sono visibili soltanto dall’alto. Deserto di Nazca in Perù. Lungo un area di 520 km quadrati si estendono disegni di dimensioni spropositate, animali ed esseri umani esageratamente grandi sempre visibili solo dall’alto. Non è infatti possibile distinguere da terra nessuna di queste figure che inoltre, trovandosi nel deserto, non possono essere viste da una cima più alta. Questo fa pensare che fossero dedicate a chi potesse volare e quindi a divinità, le uniche in grado di osservare questi geoglifi. Valutata anche l’ipotesi di una simbologia fine a comunicare con civiltà extraterrestri. Di nuovo uomini di grande statura venuti dal cielo? Può sembrare assurdo per qualcuno ma tutte queste teorie non vengono escluse a priori e sono attualmente in discussione, dal momento che non c’è motivo apparente a giustificare un lavoro di tali proporzioni tra l’altro non visibile all’uomo. Rimane inoltre da chiarire in che modo queste persone siano riuscite a tracciare figure del genere con tale precisione senza avere la possibilità di valutare come procede il lavoro. In Turchia ad Efeso, Filone descrive così il tempio di Artemide. “E’ la sola casa degli dei. Chiunque lo guardi sarà convinto che sia avvenuto un cambio di luogo: che il celestiale mondo dell’immortalità sia stato trasferito sulla terra, poiché i giganti e i figli di Aloeo che tentarono di ascendere ai cieli fecero un balzo dalle montagne e costruirono non un tempio ma l’Olimpo.” Anche qui un altro legame tra il cielo, i giganti e gli Dei che pur trattandosi di mitologia, non frena le teorie sugli extraterrestri. Nella contea di Dorset vicino al villaggio di Cerne Abbas, un’opera raffigura un uomo alto almeno 55 metri con il pene eretto ed una clava di oltre 35 metri in pugno nella mano destra. C’è la possibilità che raffiguri Ogma, Dio dei Celti protettore dell’eloquenza, ma la leggenda del posto narra di un vero e proprio insaziabile gigante. Costui distruggeva coltivazioni e si nutriva di pecore per far fronte al proprio appetito e un giorno, fermatosi a riposare sulla collina di Cerne Abbas si addormentò. Gli abitanti del posto non persero l’occasione e lo uccisero. Tracciarono in seguito la sua sagoma con il gesso in modo che non si potesse dimenticare lo sforzo di quel giorno speso a liberare le loro terre dal pericoloso gigante. Ovviamente sono emerse diverse interpretazioni e come per le altre opere visibili solamente dall’alto di cui prima abbiamo parlato, anche qui, non mancano le ipotesi che vedono gli antichi in contatto con giganti alieni. All’interno di diverse piramidi (egizie e non) gli antichi ci parlano di giganti azzurri venuti su dischi di fuoco. Questo in parte corrisponde alla descrizione fatta da diverse persone vittime di abduction o testimoni di incontri ravvicinati, dove gli occupanti del disco volante non sono altro che giganti. Spicca un fatto accaduto in Russia dove numerose persone furono testimoni dell’atterraggio di un O.V.N.I (oggetto volante non identificato) dal quale scesero alcuni uomini giganti. Sul posto le tracce dell’atterraggio del disco e le impronte dei suoi occupanti. Da notare in alcuni casi le similitudini con il numero delle dita (almeno quelle delle mani) con la descrizione del Gigante Golia presente sulla Bibbia. Come abbiamo visto, giganti di altri pianeti (detti anche Annunaki) sono stati una figura comune per diverse civiltà non sempre connesse tra loro ed in ere diverse. Impossibile dunque non citare gli antichi Sumeri. Una delle civiltà più evolute della quale siamo a conoscenza. Così avanzati tecnologicamente e talmente saggi in astronomia che, molti studiosi, la considerano superiore a molte civiltà che seguirono. Gli scritti tradotti fino ad ora appartenenti ai Sumeri, ci dicono che tutto il loro sapere gli fu insegnato da giganti scesi dal cielo su navi volanti e inoltre, in alcune incisioni, possiamo vederli seduti sul trono e notare con non poco stupore (per quanto mi riguarda) che in cielo, sono presenti pianeti come Plutone e Nibiru, scoperti dall’uomo migliaia di anni dopo. Citando Nibiru (decimo pianeta del nostro sistema solare, detto anche Pianeta X), non è possibile trascurare l’interesse che suscita in ufologia. Più volte messo in relazione con l’avvento degli Annunaki, la sua esistenza venne presa in considerazione in seguito alla scoperta di Nettuno. Ipotizzando un suo passaggio vicino alla Terra, c’è chi sostiene una teoria che vede coincidere un grande salto tecnologico da parte dell’uomo ad ogni passaggio di Nibiru vicino al nostro pianeta. Impossibile poi non citare Stonehenge, tuttora messo in relazione con gli extraterrestri, si ipotizza che i suoi pesanti massi, la cui provenienza è ad una notevole distanza dal tempio, siano stati trasportati sul posto da giganti.

LE SACRE SCRITTURE
Diverse sono le citazioni bibliche riguardo ai Giganti. Oltre al più “noto” Golia, altri paragrafi delle Sacre Scritture li menzionano. Come tutti sappiamo dopo aver liberato gli schiavi in Egitto, Mosè e il suo popolo vagarono nel deserto per 40 anni e nel corso di questo viaggio Dio parlò a Mosè dicendo: “Manda per te stesso degli uomini a esplorare il paese di Canan, che io sto per dare ai figli di Israele. Manderete un uomo per ciascuna tribù dei suoi padri, ciascuno un capo principale fra loro” (Numeri XIII, 2). Dopo 40 giorni finalmente tornarono dall’esplorare il paese e fecero rapporto su quello che videro dicendo: “Il paese, che abbiamo attraversato per esplorarlo, è un paese che divora i suoi abitanti; e tutto il popolo che abbiamo visto in mezzo ad esso sono uomini di statura straordinaria. E vi abbiamo visto i nefilim; così che ai nostri propri occhi eravamo divenuti come cavallette; e cosi eravamo divenuti ai loro occhi” (Numeri XIII 32, 33). In Deuteronomio III si parla del re Og: “Era rimasto solo Og re di Basan di ciò che restava dei refaim. Ecco, la sua bara era di ferro. La sua lunghezza è di nove cubiti, e la sua larghezza di quattro cubiti, secondo il cubito di un uomo”. Ci sono diverse teorie a giustificare la scomparsa dei giganti sulla Terra. Alcune ci dicono che noi siamo già la quinta razza umana ad abitare il Pianeta Terra (tutte le razze precedenti alla nostra si estinsero per colpa di violenti eventi atmosferici), altre sostengono che a causa di una tempesta radioattiva (solare ecc…) tutto si fece più grande, dominavano i dinosauri e le piante e gli insetti raggiunsero proporzioni enormi per arrivare poi, dopo un devastante cataclisma ad estinguersi. Grazie all’evoluzione poi, i superstiti si ridussero alle dimensioni attuali. La Bibbia di suo, ci propone una soluzione del tutto plausibile, il diluvio universale. I giganti (nefilim), potrebbero addirittura essere una delle principali cause del cataclisma. Nonostante archeologi e studiosi non siano ancora di unanime opinione riguardo la datazione del diluvio (comunque presente in tutte le religioni) dovrebbe aggirarsi intorno a 4500 anni fa e forse anche di più. Ma ecco cosa dice la Bibbia. Genesi VI: 2, 3, 4, 9: Ora avvenne che quando gli uomini cominciarono a crescere di numero sulla superficie del suolo e nacquero loro delle figlie, allora i figli del [vero] Dio notavano che le figlie degli uomini erano di bell’aspetto; e si prendevano delle mogli, cioè tutte quelle che scelsero.
I Nefilim mostrarono d’ essere sulla terra in quei giorni, e anche dopo, quando i figli del [vero] Dio continuarono ad avere relazione con le figlie degli uomini ed esse partorirono loro dei figli: essi furono i potenti dell’antichità, gli uomini famosi.
Dio disse a Noè: “La fine di ogni carne è giunta dinanzi a me, perché la terra è piena di violenza per opera loro; ed ecco, li ridurrò in rovina insieme alla terra"
E sulla terra piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti.


I GIGANTI NELLA MITOLOGIA
Esseri di enorme statura menzionati nei credi antichi come abbiamo constatato, non sono cosa rara. La mitologia greca è forte della presenza di giganti di diverso tipo. Figli della Terra fecondati dal sangue di Urano; cercando di vendicare i loro fratelli (i Titani) perirono in lotta con gli Dei uccisi dai fulmini di Zeus, da Atena e dalle frecce di Eracle. Le rappresentazioni artistiche raffiguranti la battaglia tra dei e giganti è detta Gigantomachia ed ebbe luogo secondo alcuni, in Flegra, per altri invece in Tracia o Campania. I Titani. Divinità minori nella mitologia greca e latina Figli di Urano (Dio cielo) e Gea (Dea terra). Giganteschi e dotati di un incredibile forza svolsero il difficile compito di forgiare per gli Dei le folgori celesti e, come ci raccontano le leggende, scalando le montagne (loro alleate) tentarono l’ascesa verso l’Olimpo e si ribellarono a Saturno, sostenuto poi in seguito da Giove (o Zeus). Gli Dei incaricarono i Ciclopi di forgiare le folgori e loro, abilissimi fabbri, le crearono più grandi e più potenti. I titani furono sconfitti, uccisi e gettati nel Tartaro mentre i giganti, loro fratelli, tentarono la vendetta nuovamente con cattivo esito. Non più di tre furono i Ciclopi secondo Esiodo (poeta greco Ascra [Beozia] sec. VIII-VII a.c): Bronte, Argo e Sterope. Fabbri straordinari (nelle viscere dell’Etna e di altri vulcani), forgiarono il tridente a Poseidone, l’elmo a Plutone e le folgori a Zeus (le stesse folgori che uccisero i Titani). Dopo che Asclepio (figlio di Apollo) morì vittima delle folgori scagliategli addosso da Zeus, Apollo infuriato, decise di eliminarne i fabbri e uccise i tre Ciclopi. Un po’ in tutte le culture comunque si è creduto nell’esistenza dei giganti (e simili) spesso divinità (o loro figli) e a volte come raccontato nella Divina Commedia (ribelli degli inferi) e nella Gigantomachia, ribelli. Sono spesso presenti anche nell’Antico Testamento e questo insieme ai ritrovamenti da parte degli archeologi dà maggiore credibilità sulla loro reale esistenza.

IL GIGANTISMO
Affidandoci a quanto scritto sulla Bibbia e valutando le opere dei nostri antenati, abbiamo già visto quante prove in favore dell’esistenza dei giganti ci siano. E’ il caso di accennare che non mancano alcuni ritrovamenti di utensili, armi e scheletri a provarci ulteriormente la loro esistenza. In Asia, America, Europa, i ritrovamenti non mancano. Nelle Filippine ad esempio è stata rinvenuta un ascia di quasi 10 Kg di dimensioni enormi se paragonata alle armi di comune utilizzo e, al suo fianco, uno scheletro umano di cui l’altezza supera i 4 metri. Resta da definire in che modo questi intere popolazioni di giganti siano scomparse lasciando di sé non troppe tracce. Ma soprattutto, i giganti sono davvero estinti? Forse non sono giganti azzurri su navi volanti, o bestioni enormi in battaglia contro gli dei ma esiste una patologia che rende le persone fisicamente molto più grandi della media; il Gigantismo. Un’anomalia nello sviluppo fa sì che le dimensioni del corpo e l’altezza in particolare, risultino ben superiori alla media (in Italia è di 1 metro e 68 cm). Ci sono diverse forme di questa patologia. Il Gigantismo puro è causato da un eccessivo impulso evolutivo nella massa germinale, ne segue un aumento proporzionale degli organi interni e delle dimensioni esterne. Il Gigantismo disendocrino invece, è causato dalla disfunzione di una o più sezioni del sistema endocrino e non mantiene le proporzioni. Accresce quindi in maniera differente le dimensioni corporee. Il Gigantismo eunucoide è un eccessivo accrescimento dello scheletro associato ad un esagerato sviluppo dell’adipe. Può essere indotto mediante castrazione o può essere conseguenza di un ipofunzione delle gonadi, venendo così a mancare l’azione inibente sulla crescita. Il Gigantismo plurighiandolare è la conseguenza di mal funzionamento a genesi, di ghiandole endocrine (gonadi, ipofisi, tiroide, surreni). E’ curabile con l’asportazione del tumore o somministrazione di ormoni a seconda del caso.

FONTE

GLI ANTENATI DEGLI UOMINI PREISTORICI

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In Egitto, a Saqquarah, il luogo piu antico ed importante dei faraoni (qui è sepolto per esempio Ramses II) troviamo il grande tempio sotterraneo (a sette metri) Serapeum dedicato al dio Serapide dove sono depositati 24 sarcofagi giganti.
La teoria classica è che tali sarcofagi giganti sono serviti alla sepoltura dei buoi sacri ma a fronte di tale teoria ufficiale vi è l'altra che tale struttura sia stata invece trovata così com'è e quindi utilizzata dal popolo egizio. Antichissime sarcofagi serviti alla sepolturta di giganti, i nostri antenati, propri quelli di cui si parla nel VI libro della Bibbia. La Bibbia cita un'antica razza chiamata nephilim, spesso interpretata come razza di giganti. Anche la Genesi cita esplicitamente la presenza di giganti sulla terra, agli albori del mondo. La tradizione post-biblica considera per esempio Re Nimrod come esponente di questa razza. La Bibbia riporta anche il famoso combattimento fra David e il gigante Golia, sebbene Golia non sia descritto come un "nephilim", ma semplicemente come un "campione di più di tre metri d'altezza". L'appellativo Nefilim presente nell' Antico Testamento (Torah), in diversi libri non canonici del Giudaismo e in antichi scritti cristiani, si riferisce ad un popolo creato dall' incrocio tra i "figli di Dio" e le "figlie degli uomini" (Vedi Genesi 6:1-8).

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Fu l'archeologo francese Auguste Mariette a scoprire l'ingresso del tempio nel 1851. A Saqquara egli incontrò per la prima volta anche lo studisoso Heinrich Brugsch. Una scalinata liberata dalla sabbia per entrare in alcune grandi , lunghe ed affascinanti grotte. I sarcofagi che qui si trovano sono delle opere mastodontiche, ma semplici nella struttura, con i loro 2,20 metri di altezza che arrivano a 5,50 coll'enorme coperchio per circa 6 metri di lunghezza e 2,05 metri di larghezza e per un totale di 60 tonnellate di peso caduno. Alcuni portano dei geroglifici sui lati, segni grezzi e superficiali che stranamente non riportano raffigurato un bue o il dio Ape a lui dedicato. Qui i passaggi e le volte dell'area sono enormi, al contrario delle strette e anguste piramide. Due le possibilità, uomini che hanno costruito questo enorme tempio per i buoi o uomini che l'hanno solo occupato perchè già presente in quanto creato precedentemente da esseri giganti. Ma di pietre giganti ve ne sono tante in giro per il mondo, a volte alcune nascondono un passato misterioso. Dai massi dell'isola di Pasqua alle pietre di Stonenge. Ma uno dei luoghi della Terra dove sono più numerosi i resti di monumenti ciclopici è il Perù. Costruzioni impossibili da datare ma che sembrano essere realizzate da esseri soprannaturali o giganteschi. Pietre grandi ed antiche e tecniche perdutesi nei secoli. Mura realizzate con una tecnica particolare in grado di resistere ai millenni ed ai numerosi terremotiche che da sempre colpiscono il continente sud Americano. Massi di "Diorite" pietra dura da lavorare perfino con le tecnologie attuali che all'epoca sono state modellate come se fosse creta e poste a formare dei puzzle. E' possibile vederle a Cusco l'antica capitale Inca, per esempio. Qui la teoria è un'altra è quella di antichi esseri giganti del posto che costruirono servendosi di quelle pietre. Gli Inca non aveva la tecnologia adatta per creare simili costruzioni, senza cemento o malto a creare muri con pietre durissime perfettamente combacianti. Dal momento che solo la base delle mura è fatta di pietre ciclopiche mentre in alto le pietre sono piu piccole, si suppone che sono quelle utilizzate dagli inca successivamente. Le stesse porte effettuate di tanto in tanto nel muro, non sono certo di altezza proporzionata alla nostra altezza, ma sono fatte invece, per permettere il passaggio di cose o persone che superavano i 3 metri.

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A Sacsayhuaman in Peru, il muro settentrionale dalle triplici gradinate, nella parte inferiore è composto da enormi blocchi di pietra calcarea grigia, lavorati e messi l'uno sull'altro con precisione. Nella zona delle Ande, il perfetto lavoro di rifinitura era noto già secoli prima della civiltà degli inca (Tiahuanaco, Picara, Chullpas e Sillustani). La particolarità delle mura di Sachsayhuaman è la collocazione senza giunture di pietre ciclopiche, alcune fino a 100 tonnellate di peso, dai contorni irregolari. Fino a oggi la scienza non ha fornito alcuna spiegazione per questa tecnica. In Bolivia nel tempio dei giganti, la porta del sole a Tihuanaco (citta edificata dai giganti Titani che poi disobbedienti sarebbero stati uccisi dagli stessi dei) è ricavata da un unica blocco di andesite una delle petre piu dure della terra eppure è ricca di incisioni ed orli, impossibili da fare con utensili rozzi e primitivi come quelli usati dagli Inca. I gradini che portano ai templi sono di 80 cm, un'altezza spropositata per persone comuni. Siamo a 4000 metri di altezza e qui l'area e molto rarefatta e difficile da respirare.
Nell'isola di Pasqua gli incastri e l'assemblaggio delle pietre ciclopiche è simile a quella di Tiahuanac o di Cisco questo potrebbe vole dire che anche le prima civiltà su quell'isola era fatta di persone giganti.
Parlavamo di giganti. Tutto ha avuto inizio da una normale attività esplorativa nel deserto Indiano, in un luogo chiamato "The Empty Quarter" (Il Settore Vuoto), nel Nord dell'India.

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In questa regione sono venuti alla luce i resti di uno scheletro umano di taglia eccezionale (vedere comparazione nell'immagine). La scoperta è stata fatta nel 2004 dal Team National Geographic (Divisione Indiana), con l'appoggio dell'Esercito Indiano, poiché l'area è sotto la giurisdizione dell'Esercito. Sembra che siano state trovate anche delle tavolette con iscrizioni che affermavano che gli dei Indiani, come il mitologico "Brahma", avessero generato persone di taglia eccezionale: molto alti, grandi, e assai potenti, in grado di poter abbracciare un grosso tronco di albero e sradicarlo. Secondo l'iscrizione, questi uomini giganti furono creati per portare ordine nel mondo, sempre in lotta l'un contro l'altro.
Da sempre, ritrovamenti di ossa umane giganti ne sono state fatte in tutte le parti del mondo, quindi si potrebbe davvero supporre che un tempo, una civiltà precedente alla nostra, fatta di esseri giganti, sia vissuta sulla Terra lasciandoci delle resta per noi, oggi, misteriose.


 
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