PTSD, Dean related

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Valkyrie
view post Posted on 1/6/2008, 22:39




Kripke, parlando di Dean e del suo ritorno nella 4° Stagione, ha fatto riferimento alla "Sindrome da stress post traumatico", così ho preso esempio da Sam e ho fatto una piccola ricerca, per cercare di capire cosa ci aspetta il prossimo Autunno (posso solo dire: povero Dean! :( ).

Ho evidenziato i punti che potrebbero applicarsi meglio alla trama di SN.



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Post-traumatic stress disorder (PTSD) develops after a terrifying ordeal that involved physical harm or the threat of physical harm. The person who develops PTSD may have been the one who was harmed, the harm may have happened to a loved one, or the person may have witnessed a harmful event that happened to loved ones or strangers.

PTSD was first brought to public attention in relation to war veterans, but it can result from a variety of traumatic incidents, such as mugging, rape, torture, being kidnapped or held captive, child abuse, car accidents, train wrecks, plane crashes, bombings, or natural disasters such as floods or earthquakes.

People with PTSD may startle easily, become emotionally numb (especially in relation to people with whom they used to be close), lose interest in things they used to enjoy, have trouble feeling affectionate, be irritable, become more aggressive, or even become violent. They avoid situations that remind them of the original incident, and anniversaries of the incident are often very difficult. PTSD symptoms seem to be worse if the event that triggered them was deliberately initiated by another person, as in a mugging or a kidnapping. Most people with PTSD repeatedly relive the trauma in their thoughts during the day and in nightmares when they sleep. These are called flashbacks. Flashbacks may consist of images, sounds, smells, or feelings, and are often triggered by ordinary occurrences, such as a door slamming or a car backfiring on the street. A person having a flashback may lose touch with reality and believe that the traumatic incident is happening all over again.

Not every traumatized person develops full-blown or even minor PTSD. Symptoms usually begin within 3 months of the incident but occasionally emerge years afterward. They must last more than a month to be considered PTSD. The course of the illness varies. Some people recover within 6 months, while others have symptoms that last much longer. In some people, the condition becomes chronic.

FONTE

Il disturbo post-traumatico da stress (DPTS) (o Post-Traumatic Stress Disorder, PTSD) è l'insieme delle forti sofferenze psicologiche, a volte perduranti anche per molti anni, che - in alcuni casi - possono strutturarsi come conseguenza a medio-lungo termine di un evento traumatico, catastrofico o violento.

È denominato anche nevrosi da guerra, proprio perché inizialmente riscontrato in soldati coinvolti in pesanti combattimenti o in situazioni belliche di particolare drammaticità (con nomi e sottotipi diversi: Combat Stress Reactions, Battle Fatigue, Shell Shocks, etc.).

Storia della classificazione nosografica
Lo studio delle sindromi post-traumatiche strutturate iniziò ad articolarsi compiutamente durante la Prima guerra mondiale (anche se le prime osservazioni cliniche di merito risalgono alla Guerra civile americana ed alla Guerra Russo-Giapponese), ad opera degli psichiatri militari di tutti gli schieramenti. Dopo le iniziali difficoltà di classificazione nosografica, sia gli psichiatri di scuola "classica" (come i francesi Lhermitte e Roissy, gli inglesi William Rivers e Charles Myers, lo statunitense Thomas Salmon, etc.) che quelli di scuola psicoanalitica (Freud stesso, Viktor Tausk, Karl Abraham, Sándor Ferenczi, etc.) iniziarono ad ipotizzare la parziale autonomia nosologica delle sindromi traumatiche conseguenti all'esposizione ad intensi eventi bellici.

Queste prime riflessioni psicopatologiche ebbero conseguenze importanti anche sulla nosologia psicoanalitica negli anni successivi alla guerra. Durante la Seconda guerra mondiale e la Guerra di Corea gli psichiatri militari (soprattutto statunitensi ed inglesi, tra cui Wilfred Bion e S.H.Foulkes) ripresero gli spunti dei loro colleghi della generazione precedente, ed iniziarono a sviluppare trattamenti specifici per le sindromi traumatiche nel personale militare.

Con la Guerra del Vietnam la prevalenza delle sindromi post-traumatiche nel personale militare iniziò a manifestarsi in proporzioni ancora più ampie, ed il tema iniziò ad essere portato all'attenzione dell'opinione pubblica. Le lobbies dei veterani statunitensi della guerra del Vietnam riuscirono ad ottenere alla fine degli anni '70 il reinserimento delle sindromi traumatiche nel DSM, la principale classificazione nosografica internazionale di ambito psichiatrico, con il fine primario di poter ottenere il rimborso delle relative terapie psichiatriche alle assicurazioni private (che, in assenza di una classificazione nosografica precisa, si rifiutavano di rimborsarle). Il DSM-III del 1980 introdusse quindi la diagnosi di Post-Traumatic Stress Disorder, riprendendo e modificando la "vecchia" definizione di Gross Stress Reaction che era presente nella prima versione.


Caratteristiche cliniche
Questo disturbo rappresenta dunque la possibile risposta di un soggetto ad un evento critico abnorme (terremoti, incendi, nubifragi, incidenti stradali, abusi sessuali, atti di violenza subiti o di cui si è stati testimoni, attentati, azioni belliche, etc.), e in molti casi può essere adeguatamente affrontato in sede clinica attraverso trattamenti psicoterapeutici specifici, diretti sia alla vittima che (in funzione di supporto, quando necessario e possibile) alla sua famiglia. Quando necessario, la psicoterapia psicotraumatologica può eventualmente essere coadiuvata da una specifica terapia farmacologica. È importante ricordare che la maggior parte delle persone, anche se vive eventi potenzialmente traumatici, subisce solo delle reazioni emotive transitorie ("reazioni normali ad eventi anormali") che, seppur dolorose, raramente si trasformano in un vero e proprio PTSD strutturato. Si valuta che la prevalenza lifetime del PTSD in una popolazione normale sia del 7,8%.

Il PTSD non colpisce le persone più "deboli" o "fragili": spesso persone apparentemente "fragili" riescono ad attraversare senza conseguenze eventi traumatici abbastanza importanti, mentre persone "solide" si trovano in difficoltà dopo eventi che hanno un significato personale o simbolico particolarmente difficile da elaborare.

Il PTSD può prodursi a partire da poche settimane dall'evento (anche se sintomatologie similari, definite di ASD/DAS - disturbo acuto da stress, possono prodursi anche dalle prime ore post-evento), e perdurare per molto tempo; in altri, casi, il disturbo si manifesta ad una certa distanza di tempo dall'evento, anche dopo diversi mesi (PTSD tipo "Delayed Onset").


Classificazioni DSM
Oltre al PTSD classico è stata anche proposta la classificazione del sottotipo DESNOS (Disorder of Extreme Stress - Not Otherwise Specified) ai fini di un eventuale inserimento nel futuro Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders-V. Il DESNOS sarebbe una sindrome caratterizzata da sintomi particolarmente gravi e persistenti, spesso correlati con un pre-esistente Disturbo di Personalità di tipo Borderline.

I pazienti con PTSD vengono abitualmente classificati in tre categorie, in base al loro tipo di coinvolgimento nell'evento critico che ha originato il disturbo:

primari, le vittime dirette che hanno subito personalmente l'evento traumatico

secondari, i testimoni diretti dell'evento, o i parenti delle vittime primarie (ad esempio, nel caso di un lutto)
terziari, il personale di soccorso (volontario o professionale) che si trova ad operare con le vittime primarie o secondarie.
I principali disturbi, accusati dalla maggior parte dei pazienti, sono riassunti dalla cosiddetta "triade sintomatologica", per come definita dalla classificazione del DSM-IV: intrusioni, evitamento, hyperarousal. In particolare, si possono riscontrare tra gli altri sintomi:

Flashback: un vissuto intrusivo dell'evento che si propone alla coscienza, "ripetendo" il ricordo dell'evento.
Numbing: uno stato di coscienza simile allo stordimento ed alla confusione.
Evitamento: la tendenza ad evitare tutto ciò che ricordi in qualche modo, o che sia riconducibile, all'esperienza traumatica (anche indirettamente o solo simbolicamente).
Incubi: che possono far rivivere l'esperienza traumatica durante il sonno, in maniera molto vivida.
Hyperarousal: caratterizzato da insonnia, irritabilità, ansia, aggressività e tensione generalizzate.
In alcuni casi, la persona colpita cerca "sollievo" (ma in realtà peggiorando molto la situazione) con abusi di alcool, droga, farmaci e/o psicofarmaci; spesso sono associati sensi di colpa per quello che è successo o come ci si è comportati (o per il non aver potuto evitare il fatto), sensi di colpa che sono spesso esagerati ed incongruenti con il reale svolgimento dei fatti e delle responsabilità oggettive (sono detti anche complessi di colpa del sopravvissuto); spesso, sono compresenti anche forme medio-gravi di depressione e/o ansia generalizzata. In alcuni casi si vengono a produrre delle significative tensioni familiari, che possono mettere in difficoltà i parenti della persona con PTSD.

FONTE

 
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Elerel
view post Posted on 2/6/2008, 05:34




grazie per la ricerca! effettivamente un episodio del genere dovrebbe lasciare tracce in dean.

dobbiamo però ricordare che si è anche detto che dean ricorderà poco di quel che è successo all'inferno. Questa potrebbe essere una conseguenza del PTSD, ad esempio, o potrebbe contribuire a limitare le conseguenze negative nel comportamento di dean.

vedremo, di sicuro tutta questa storia mi incuriosisce molto, soprattutto sotto il profilo della relazione tra i due fratelli
 
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view post Posted on 2/6/2008, 11:42
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Valkyrie, grazie anche da parte mia! E' molto interessante ma mi viene spontaneo dire: povero Dean... :buah:
 
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Valkyrie
view post Posted on 3/6/2008, 06:37




CITAZIONE (Aisha81 @ 2/6/2008, 12:42)
Valkyrie, grazie anche da parte mia! E' molto interessante ma mi viene spontaneo dire: povero Dean... :buah:

Sì, anch'io, :) infatti l'ho scritto tra parentesi prima di tutto il discorsone scientifico: più leggevo e più mi agitavo...

CITAZIONE
dobbiamo però ricordare che si è anche detto che dean ricorderà poco di quel che è successo all'inferno. Questa potrebbe essere una conseguenza del PTSD, ad esempio, o potrebbe contribuire a limitare le conseguenze negative nel comportamento di dean.

Sì, giusta osservazione. In effetti, l'amnesia sembrerebbe incompatibile con la PTSD, perché in questo caso il ricordo dell'evento traumatico è alla base di tutto il problema.
Devo cmq dire che di psichiatria non so nulla, quindi sto facendo ipotesi "al buio".

Magari Kripke ha pensato di combinare le 2 cose, perché questa soluzione costituisce il propellente ideale della storia della 4 Stagione, narrativamente parlando.
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Aaaaaaaah, voglio vedere cosa succede, subito! :buahh:

Una cosa è sicura: ora di Settembre molti fans avranno perso la ragione, grazie a Kripke... me per prima! :hihi:

 
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3 replies since 1/6/2008, 22:39   187 views
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