VISITATORE,
OSSERVA LE VESTIGIA DI QUESTO CAMPO
E MEDITA:
DA QUALUNQUE PAESE TU VENGA,
TU NON SEI UN ESTRANEO.
FA CHE IL TUO VIAGGIO
NON SIA STATO INUTILE,
CHE NON SIA STATA INUTILE
LA NOSTRA MORTE.
PER TE E PER I TUOI FIGLI,
LE CENERI DI OSWIECIM
VALGONO DI AMMONIMENTO:
FA CHE IL FRUTTO ORRENDO DELL'ODIO,
DI CUI HAI VISTO QUI LE TRACCE,
NON DIA NUOVO SEME,
NE' DOMANI NE' MAI. Primo LeviNel 1991 anni, mi trovavo in Polonia, terra natale di Giovanni Paolo II, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù .
Il mondo stava cambiando, il muro di Berlino era crollato da due anni e vi era un fervore, un vivo desiderio di parlare, pregare e di confrontarsi da parte dei giovani dell'Est che lì erano convenuti in numero incredibile, con i mezzi di fortuna più improbabili .
In quella circostanza ebbi modo di visitare
Oswiecim, tristemente conosciuta come
“Auschwitz .“E'un luogo di desolazione e di morte, al quale si accede oltrepassando un cancello sovrastato dalla sarcastica scritta "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi)“, e dove tutti i discorsi si smorzano e paiono fuori posto, perchè a gridare sommessamente sono i recinti spinati, gli edifici, le foto, gli oggetti personali (....), le scalinate consunte e molto, molto altro ancora (....),.........!!
Giuseppe Ungaretti (
Mio fiume anche tu da Il dolore - da Roma occupata), a cavallo di quegli anni, componeva dei versi che seppur riferiti ad un altro contesto paiono ugualmente appropriati a descriverlo ...:
Ora che nelle fosse
Con fantasia ritorta
E mani spudorate
Dalle fattezze umane l'uomo lacera
L'immagine divina
E pietà in grido si contrae di pietra;
Vedo ora nella notte triste, imparo,
So che l'inferno s'apre sulla terra
Su misura di quanto
L'uomo si sottrae, folle,
Alla purezza della Tua passione.
....
Un silenzio irreale avvolge il visitatore quando si trova a ripercorrere la via dolorosa, intrisa di orrore e di atrocità, di altri esseri umani.
A Padre Massimiliano Kolbe, Edith Stein, Primo Levi, Anna Frank e a tutte le altre persone sconosciute, ritengo doveroso rivolgere un pensiero poiché, come ammoniva anche una delle didascalie nel campo, “chi si scorda del passato è destinato a riviverne gli errori”, unita ad una preghiera a Colui nel cui cuore
..... è la sede appassionata
Dell'amore non vano.
Cristo, pensoso palpito,
Astro incarnato nell'umane tenebre,
Fratello che t'immoli
Perennemente per riedificare
Umanamente l'uomo,......
Santo, Santo che soffri,
Maestro e fratello e Dio che ci sai deboli,
Santo, Santo che soffri
Per liberare dalla morte i morti
.....