Il mio commento alla Scena 2 postata da Sitonkia
Non c'è che dire: la storia si sta facendo sempre più interessante!
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La Impala percorreva stranamente lenta le vie di Augusta, indugiando qua e là sul ciglio della strada. L’intera cittadina era immersa nell’oscurità, non un lampione né una finestra illuminati, soltanto i fari dell’auto che proiettavano fasci di luce sull’asfalto nero. La luna giocava a nascondino con delle grosse nubi che minacciavano di guastare il bel tempo.
L'esordio di questa scena è davvero bello: l'immagine dell'Impala che sfreccia nell'oscurità è imbattibile! Wow!
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“Da pazzi..” Commentò Dean incredulo osservando a destra e a manca fuori dal parabrezza.
“Già, mi chiedo come facciano a vivere senza elettricità.” Rispose con lo stesso tono perplesso Sam.
“No, non è per quello..” Rispose l’altro ancora più sconvolto “E’ da pazzi che non ci sia nemmeno un pub dove bersi una birra!”
Ahahahahah! Vi pare che Dean si preoccupi dell'assenza di elettricità?!? E' troppo preso a scovare qualche posto dove bersi una birra!
CITAZIONE
“Dean, guarda.” A pochi metri di distanza una vecchia casa in stile vittoriano aveva attirato l’attenzione di Sam: il portico era illuminato da una serie di piccole candele cilindriche, dalle finestre si irradiava nel cortile una debole luce danzante ed una musica sempre più intensa man mano che la Impala si avvicinava. Sul ciglio della strada c’era un’insegna spenta che avvertiva “Augusta Brewing – Bar & Tavola Calda”.
La descrizione dell'ingresso di questo locale è congeniale al tutto; quella
debole luce danzante mi ha conquistato!
Hehehehe: ho scovato pure questo posto!
Augusta Brewing CITAZIONE
La bocca di Dean si allargò in un sorriso compiaciuto, gli occhi brillavano immaginando già il boccale pieno che l’attendeva.
Dean >>>>>
<<<<<
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Sam osservò che il portico, il cui perimetro era percorso interamente da candele, ricordava sinistramente lo scenario di un rito esoterico. Scacciando il pensiero, seguì il fratello all’interno del locale. La musica li investì con una forza inaspettata non appena varcarono la soglia, due uomini vestiti entrambi di una salopette azzurrina abbinata ad una camicia a scacchi rossa e bianca suonavano dal vivo violino e batteria intonando una vivace melodia folk. Vi era un’unica stanza rettangolare dotata di enormi finestre sul lato che costituiva la facciata dell’edificio, delle vecchie lampade a olio appese alle pareti riportavano in vita i colori inghiottiti dal nero della notte.
Camminando a ritmo di musica Dean raggiunse uno dei tanti tavoli liberi e si mise a studiare il menù, mentre Sam ammirava stupito l’arredamento. La carta da parati ripeteva un motivo floreale quasi del tutto sbiadito e comunque coperto da un’infinità di foto ingiallite dal tempo che ritraevano una fiorente cittadina piena di visi sorridenti, fiere commerciali, antichi carri, bambini intenti a giocare con giocattoli fatti in casa..
Wow! Questo posto deve essere davvero bello! Anche il dettagglio della disposizione delle candele che, quasi, evocano lo scenario di un rito esoterico, conferisce al tutto davvero un non so che di sinistro... Anche la descrizione delle divise dei suonatori di violino è davvero carina! *Vorrebbe ammirare dal vivo quelle vecchie foto ingiallite dal tempo*
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“Ci può portare due bicchieri di Pinot Grigio?”
L’uomo sembrò colpito.
“Siete degli intenditori?”
“Soltanto io.” Sussurrò Dean al cameriere mentre Sam lo squadrava alzando un sopracciglio.
L’omaccione calvo si allontanò dal loro tavolo per andare a servire altri clienti.
“Seriamente, Dean…vino?”
L’altro sorrise sufficiente.
“Non sono mica grezzo come te, sempre dietro a scolare birra.”
Ahahahahah! Addirittura il Pinot Grigio!
Dean che si atteggia a intenditore di vini e che definisce 'grezzo' Sam è favoloso!
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Ignorando la sensazione di trovarsi di fronte ad un bambino, continuò a scandire la stanza alla ricerca di una qualsiasi distrazione. Tre sedie vuote..il pavimento appiccicoso..degli stivaletti da motociclista, Non posso credere che ci sia qualcun altro oltre Dean che indossa quegli obbrobri! ..jeans scoloriti sulle ginocchia piegate..una vecchia giacca a vento verde marcio con grandi tasconi, Almeno si è risparmiato la giacca in pelle...una mandibola squadrata e pronunciata, velata da una barba vecchia di pochi giorni, occhi scuri e sfuggenti che si perdevano sotto una frangia riccia e poco curata..
Sam fissò attentamente la persona seduta sola ad un tavolo sull’altro lato della sala: sorseggiava una birra lanciando continuamente occhiate nervose alla porta di ingresso del locale. Era quasi sicuro di riconoscere quell’uomo, gli serviva soltanto una conferma. Mentre lo strano tipo portava il boccale alla bocca scoprendosi il polso, Sam aguzzò la vista e notò un braccialetto di pelle arrossata. E’ lui.
Questa scena è un omaggio alle descrizioni e alla cura dei dettagli!
Niente male davvero... Quest'uomo mi incute una certa sensazione di disagio, oltre che di sospetto...
L'occhio attento e preciso di Sam non si smentisce mai!
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“E’ il tipo che abbiamo visto oggi mentre veniva arrestato!”
Sam annuì.
“Fred Tiernan, ed è già fuori di galera, mi sembra strano.”
“Beh, non è così impossibile, si vede che non aveva commesso alcun reato grave.”
“Di solito la polizia non trascina via una persona a quel modo, senza alcuna spiegazione e con tutta una squadra di agenti, se l’arrestato non è al centro di un indagine importante.”
“E ciò significa che il nostro amico ha fatto qualcosa di più che rubare un pacchetto di caramelle.”
“Ma la domanda è, perché non è in gattabuia ora?”
Non nascondo che non mi aspettavo minimamente che quel tipo fosse proprio Fred Tiernan, l'uomo che era stato arrestato in precedenza, davanti a delle persone che erano rimaste del tutto indifferenti (almeno in apparenza) al fatto che fosse stato trascinato via dai poliziotti... La storia si fa sempre più interessante...
Perchè costui è stato già rilasciato?!?
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“Mi hanno anche detto che qui la percentuale di criminalità e talmente bassa da rendere questo posto uno dei più sicuri d’America.” Disse Dean aspettando la reazione dell’interlocutore.
“..non…sì, forse, perché...perchè lo chiedete a me?” Il suo tono si era fatto sospettoso.
“Chi meglio di un cittadino può fornirci questa informazione?” Sorrise falso Dean “E poi, lei dovrebbe saperlo bene dato che stamattina l’hanno arrestata.”
Irrigidendosi improvvisamente l’uomo prese a farfugliare parole incomprensibili, diventò pallido e gocce di sudore freddo gli imperlarono la fronte.
“Devo andare.” Disse infine e prima che Dean potesse fermarlo lo strano individuo si era dileguato. “Mah..” Mormorò confuso il ragazzo prima di tornare al proprio posto in attesa di essere servito “Inquietante.”
“Già” Commentò Sam “ma non sovrannaturale.”
Ho sempre adorato il fatto che Dean andasse subito al sodo, mentre Sam cercava di arrivare al 'dunque' usando dei giri di parole più ampi!
Evviva la franchezza e la schiettezza di Dean! Inoltre, perchè Fred Tiernan se n'è andato così di fretta? Cos'ha da nascondere?
Concordo con Sam e Dean: tutto ciò è davvero inquietante... Mmm...
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Si ritrasse mentre il cameriere baffuto appoggiava i due calici di vino. Alzò il bicchiere per brindare e notò oltre le spalle di Dean, seduta vicino a i musicisti, una ragazza particolarmente carina. Sola.
Un sorrisetto furbo comparve sulla bocca di Sam, si scusò con Dean togliendogli di mano il calice di vino prima che lo portasse alle labbra e si avvicinò alla preda solitaria.
E’ ora di divertirsi un po’.
E' incredibile! E' Sam a dire a Dean che è ora di divertirsi e non il contrario?!? *E' sconvolta*
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Il mondo doveva essergli collassato addosso, compresso, esploso e di nuovo tormentato da milioni di piccoli martelli che picchiavano costantemente sui detriti polverizzandoli, un rombo sconosciuto aveva preso il posto dei suoni, il deserto ardeva ovunque, non c’era acqua, nessuna oasi in vista, nulla.
Sam si svegliò improvvisamente, un mal di testa colossale e una grandissima sete. Si rigirò nelle lenzuola stropicciate aprendo il più possibile gli occhi, ma aveva la sensazione che le sue palpebre non gli obbedissero più perché continuava a vedere nero. Passò più volte la lingua sul palato cercando invano di umidificare la bocca.
L'inizio di questa parte è davvero bello...
Povero Sam: ecco che deve fare i conti con i postumi di una sbornia...
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“Sammy!” Un’esclamazione di spavento.
Con uno sforzo sovrumano allungò il collo torcendolo per guardare chiunque avesse così fastidiosamente urlato.
Dean. Ovvio.
“Cavolo, sembri uno zombie!”
Sam ebbe la forza di roteare gli occhi dopodiché si lasciò sprofondare nel cuscino riemergendone qualche istante più tardi.
“Come ci sono arrivato qui?” Chiese in un sussurro rauco.
“Eh?” Il tono di Dean era troppo squillante.
“Abbassa il volume. Ho detto, come ci sono arrivato qui? Non mi ricordo niente..”
L’espressione maliziosamente divertita di Dean valse come spiegazione.
“Non dirmelo, ho già capito..” Mormorò il più giovane mettendosi a sedere.
“Oh Sammy, dovevi vederti quando lei ti ha detto che era sposata..che faccia hai fatto!” Rise di gusto attirandosi lo sguardo torvo dell’altro “E’ meglio così comunque, una che prima si fa offrire due bottiglie del vino più pregiato e poi ti da buca non porta niente di buono.”
“Due bottiglie?!” Sam si prese la testa fra le mani lanciando un lamento “Chissà quanto ho speso..”
“80.”
“COSA?! Perché non mi hai fermato?!”
Dean gli sorrise.
“Sammy, pagherei dieci volte tanto solo per vederti ubriaco.”
Jerk, pensò fra sé e sé Sam stropicciandosi gli occhi gonfi.
Ahahahahah! Dopo il danno, anche la beffa! Sam ha anche sedotto una ragazza sposata che si è fatta offrire due bottiglie di vino per, poi, lasciarlo in bianco! Povero Sam! Dean, immancabilmente, lo prende in giro invece di aiutarlo...
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Per la prima volta notò com’era conciato il fratello: aveva addosso soltanto due asciugamani, uno arrotolato in testa, l’altro gli cingeva i fianchi.
“Stavo facendo la doccia ma non c’era acqua calda.” Spiegò Dean.
“Ciò non significa che devi andare in giro così.”
“Stavo andando a reclamare dalla proprietaria” Girò il pomello della porta. “Che fai, non vieni?”
Sam si domando come avrebbe potuto spiegare che le persone normali non vanno in giro in asciugamano per un albergo, ma decise di lasciar perdere, con Dean era fatica sprecata.
Ahahahahah! FAVOLOSO! Immagino Dean conciato in questo modo mentre va a reclamare alla reception!
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Il maggiore non esitò, uscì dalla stanza e si diresse a passo sicuro verso la reception. Stava già pregustando lo sguardo affascinato della donna che li aveva accolti il giorno precedente non appena l’avesse visto, quando un uomo gli tagliò la strada facendogli quasi perdere l’asciugamano legato ai fianchi.
“Hey, stai attento a do—“ Si interruppe non appena la misteriosa persona si voltò “Oh, buongiorno agente.” Sulla giacca blu era appuntato un distintivo.
“Lei è un cliente?”
“Sì, perché? C’è qualche problema?”
Un vociare concitato proveniva dal piano inferiore. Prima che il poliziotto potesse rispondere un tizio vestito di una tuta bianca spalancò una porta vicina alla rampa di scale mostrandone il macabro contenuto.
All’interno vi era un coppia di agenti che stava sollevando un cadavere insanguinato per deporlo nell’apposita sacca nera. Dean riuscì a distinguere chiaramente due profondi tagli su entrambi gli avambracci del morto prima che l’agente che aveva di fronte urlasse ai colleghi di chiudere la porta.
*Apprezza il dettaglio dell'asciugamano, legato ai fianchi, che quasi cadeva a Dean...
*
Di chi è il cadavere che è stato ritrovato e cosa sono quei due profondi tagli che aveva sugli avambracci?
Sembra la trama di un film: un cadavere che viene ritrovato in un albergo...
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“Cos’è successo?”
“Niente di cui debba preoccuparsi, prego, ritorni nella sua stanza. In meno di un’ora avremo finito qui.”
Dean aggrottò le sopracciglia.
“Non intendete interrogarmi?”
Questa volta fu il poliziotto a guardarlo sorpreso.
“Ha qualcosa da confessare per caso?”
Che ne è della procedura standard per cui quando si trova un morto si cerca il responsabile?
“Ahm..no, chiedevo. Sapete già chi è stato?”
“Sì, la vittima stessa.”
Come fa ad essere tanto sicuro che si tratti di suicidio?
“E quando è stato scoperto il cadavere?”
“Qualche ora fa. Signore, questi comunque non sono affari che la riguardano, per favore, torni alla sua stanza.” Ripetè ostile il pubblico ufficiale.
Il ragazzo capì di non poter cavare alcuna ulteriore novità dall’uomo, si congedò con un cenno della testa e si affrettò a rientrare nella camera 17 dove il fratello si era appena alzato.
“Sammy…qui c’è decisamente qualcosa che non va.”
Ecco il solito Dean che tratta con irriverenza e, quasi, con sfida i poliziotti!
Immagino questa scena, mentre Dean è ancora mezzo nudo!
Mi chiedo se si tratti davvero di un suicidio o se ci sia dell'altro...
Ai Winchester doveva toccare proprio la camera 17 in una cittadina così strana e misteriosa?!?
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Il morto si chiamava Tom ed abitava con la sorella Lily ai confini della cittadina dove coltivava un piccolo appezzamento di terreno.
“Tutto qui?”
“Tutto qui” Annuì sospirando Sam “E’ incredibile, rispondevano alle mie domande con monosillabi.”
Bene: ora si conosce il nome della vittima... Il fatto che rispondessero alle domande di Sam a monosillabi mi fa insospettire ancora di più...
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“Hm” Dean rimontò il caricatore della pistola dopo averlo accuratamente pulito e ricaricato “Hai detto che questo Tom viveva con la sorella, hai parlato con lei?”
“Macchè” Sbottò l’altro lasciandosi sprofondare nella vecchia poltrona rosa scuro “Quando mi sono presentato come un vecchia conoscenza di Tom mi ha praticamente aggredito accusandomi di non aver mai aiutato suo fratello nonostante fossi un amico...degli agenti hanno dovuto calmarla.”
La scena dei due fratelli che si scambiano le prime impressioni su un'indagine in corso, mentre uno dei due (o entrambi) è intento a sistemare le armi, è un cult...
Povero Sam! Tocca sempre a lui fare i conti con l'ira e il rancore dei parenti delle vittime che interroga per le sue indagini!
Inoltre, deve anche sorbirsi le prese in giro di Dean!
Ahahahahah! Nella loro camera c'era anche una poltrona rosa scuro: stupendo!
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Dean ridacchiò.
“Non hai proprio fortuna con le donne in questa città, eh?”
Sam lo fulminò con lo sguardo.
“Puoi, per favore, smetterla con le stronz—“ Dovette interrompersi.
Qualcuno aveva bussato alla porta.
I due si scambiarono uno sguardo e senza dire altro Dean nascose nella cintura la pistola, pronto ad estrarla in ogni momento, Sam aprì cautamente la porta. Non nascose la sorpresa nel vedere Lily a pochi passi da lui sorridergli timidamente.
In effetti, Sam non ha avuto molta fortuna con le donne in generale, non soltanto in questa cittadina...
Perchè Lily è andata da Sam in albergo?!? Beh, il fatto che ora gli sorrida, mentre prima voleva aggredirlo, è alquanto strano... Mmm...
*Attende con ansia lo sviluppo delle indagini...*
Sitonkia, mi complimento con te per la tua scena e per l'accuratezza dei dettagli delle descrizioni e delle situazioni! Brava!
Edited by Aisha81 - 12/11/2007, 09:32