Sempre a proposito di fantasmi, la settimana scorsa (lunedì 23 aprile) è andata in onda la puntata del programma Voyager, su raidue, che analizzava il fenomeno, facendo il punto delle conoscenze acquisite fino ad ora, e tentando di ipotizzare spiegazioni del fenomeno, diffuso, come sappiamo, in tutto il mondo.
Eccovi un estratto della puntata in questione tratto da
QUI:
A caccia di fantasmi
Entità misteriose accompagnano da sempre la storia dell’uomo.
Tra queste vi sono i fantasmi, presenze incorporee spesso raffigurate senza testa, avvolte da luminescenza e, in alcuni casi, accompagnate da rumori. Si tratta solo di miti e folclore popolare le cui origini si perdono nella notte dei tempi, defunti che si rifiutano di abbandonare la vita terrena?
Forse ci sono fenomeni che oggi l’uomo può studiare con la tecnologia e la conoscenza di cui dispone…
Castelli e palazzi sono i “luoghi dei fantasmi” per eccellenza. Siamo a Fumone, nei dintorni di Roma. Qui, alcuni testimoni riferiscono di fatti inspiegabili accaduti tra le mura del castello. Si tratta solo di suggestioni o di fatti che possono benissimo essere spiegati senza ricorrere al “paranormale’, o c’è dell’altro? Ma non è certo questo l’unico luogo in cui si sarebbero avverati fatti inspiegabili. Per cominciare, andiamo in provincia di Parma, al castello di Bardi…
Siamo alla fine del 1400, un periodo caratterizzato da guerre tra piccoli feudatari confinanti. E’ in uno dei rari momenti di pace che Moroello, comandante dalla guarnigione del castello di Bardi, si innamora della bella Soleste, la figlia del castellano. Nonostante il padre l’abbia promessa in sposa ad un feudatario vicino, i due giovani sono legati indissolubilmente l’uno all’altra da un triste destino e da un amore sopravvissuto ai secoli.
Moroello, dopo una delle tante battaglie, decide di indossare le insegne dell’esercito sconfitto in segno di spregio nei confronti dei nemici. Ma in questo modo inganna Soleste che, in attesa sugli spalti del castello, scambia i soldati che si avvicinano per i nemici. Distrutta dal dolore, pensando il suo amato sconfitto e ucciso, si lancia nel vuoto dall’alto delle mura.
Moroello, appresa la notizia, decide di seguirne il destino, gettandosi anch’egli dal mastio.
Forse, la figura impressa in una foto diventata ormai famosa, potrebbe essere proprio quella di Moroello in una delle sue “fugaci apparizioni”?
Intervista a Daniele Gulla’ (perito biometrico)
L’immagine ripresa non è una foto tradizionale. E’ stata fatta con una camera sensibile alle variazioni di temperatura, quello che è piu’ caldo è chiaro e viceversa. C’era poi in azione, oltre alla camera termica, una camera che riprendeva nel visibile che però non ha ripreso nulla. Non c’era vento, nebbia, etc. Ci siamo subito accorti che c’era qualcosa come una chiazza e, dall’analisi, e’ emersa una informazione che ricordava una sagoma umana. Osservando le immagini ci siamo anche appurato che queste “anomalie” non erano dovute a problemi del sensore della camera. Elaborandola abbiamo perso in dettaglio ma migliorato l’informazione, aggiungendo una paletta di falsi colori.
Ma è proprio impossibile riprodurre in laboratorio i cosiddetti fenomeni “paranormali”, che la scienza ufficiale chiama “fenomeni anomali”? Abbiamo interpellato uno scienziato per sapere se è vero che in vari centri di ricerca nel mondo sono stati fatti studi ed esperimenti riguardanti, appunto, i fenomeni anomali…
Intervista al prof. Mario Bruschi (fisico)
E’ vero, sono state effettuate ricerche nelle più importanti università di molti paesi nel mondo e ci sono tuttora ricerche sul campo di quelli che ora vengono chiamati “fenomeni anomali”. Queste ricerche vanno avanti da 70 anni. Se poi lei mi chiede quali sono i risultati, di negativo c’è il fatto che dopo 70 anni non sappiamo di che cosa si tratti, nè il come e il perché. Ma il grosso risultato positivo è che e’ stata provata, contrariamente a quanto si pensa generalmente, l’esistenza dei fenomeni stessi.
Quindi i fenomeni anomali esistono anche se non si è riusciti a definirne la natura. Nello stesso Castello di Fumone, secondo testimonianze dell’epoca, una croce splendente apparve sulla porta delle stanze in cui Celestino V era tenuto prigioniero. Pochi giorni dopo, il 19 maggio 1296, il pontefice venne a mancare.
Ma la risposta ai fenomeni anomali, potrebbe forse trovarsi nell’esistenza di altre dimensioni oltre la nostra, dimensioni che sono oltre il nostro livello di percezione…
Intervista alla dott.ssa Rossana Tanassi (prima tecnologa CNR)
E’ noto che l’essere umano può percepire solo l’8% di quanto lo circonda, questo comporta che circa il 92% non è percepibile e, quindi, che esista una multidimensionalità a più strati, è assolutamente affermato teorie scientifiche ufficiali.
Quindi mi meraviglia sempre molto il fatto che le persone hanno difficolta’ ad accettare quello che non si vede o che non si percepisce al tatto.
Qui, a Fumone, c’è chi dice di avere sentito i passi di una madre che, ogni sera, andrebbe ancora a fare visita al figlio ucciso e il cui corpo è custodito tuttora tra queste mura. Ottavo figlio, unico maschio dopo sette femmine, la leggenda vuole che siano state le sorelle a ucciderlo per non dovere rinunciare all’eredita’ spettante per legge all’erede maschio. Ma di “fantasmi” si parla da sempre nelle cronache di tutti i paesi del mondo. Ed e’ un luogo comune pensare che si manifestano solo per spaventarci. Nel Regno Unito c’è forse il maggior numero di case infestate da presenze…
La Scozia, con i suoi numerosi castelli e le sanguinose vicende storiche delle Highlands, è da sempre, nel nostro immaginario, la patria dei fantasmi, ma tutto il mondo sembra essere interessato. A volte i luoghi che ospitano tragici eventi restano “contaminati” da piu` presenze. E’ il caso della Torre di Londra, considerato il punto più “infestato” del Regno Unito. In Italia uno dei casi piu` famosi e` quello di Azzurrina di Montebello, vicino Rimini, dove Guendalina Malatesta perse la vita in circostanze misteriose e non fu mai più ritrovata. Ogni cinque anni il suo spirito si manifesterebbe con un leggero pianto. Ma case infestate esistono ovunque. In Spagna, solo per fare un esempio, a Belmez, in Andalusia, esiste una casa sulle cui pareti appaiono volti spettrali che non possono essere cancellati. Secondo una teoria i fantasmi sarebbero delle proiezioni psichiche effettuate da persone particolarmente sensibili in grado di “sentire” la memoria dei fatti accaduti in un determinato luogo. Potrebbe essere questa una spiegazione alla foto del fantasma di Bardi?
Intervista a Michele Dinicastro (parapsicologo)
Qalcuno ha cercato di attribuirci ipotesi che non abbiamo mai formulato, ovvero che l’immagine che abbiamo ottenuto a Bardi sia un essere disincarnato deambulante nell’ambiente. Ma i dati in nostro possesso ci indicano che si tratta, in realtà, di una forma di proiezione psichica. E’ una immagine fortemente contestualizzata. Siamo di fronte a un cavaliere in foggia medievale che appare in un castello.
Le storie che ci parlano di apparizioni e di spettri legati al mondo dell`aldilà si perdono nella notte dei tempi. Dagli antichi egizi ai greci e ai romani. Nell'Età classica la figura del fantasma diventa consolatrice e protettrice: grandi eroi o imperatori evocano le anime dei defunti per interventi propiziatori o per avere precognizioni. Nel Medioevo, sotto l`influsso cristiano, lo spettro perde la sua connotazione positiva per diventare una manifestazione del diavolo o, al massimo, di un`anima del purgatorio in cerca di aiuto per espiare i propri peccati. Infine, sotto l`influsso dell'Illuminismo e del Positivismo, le apparizioni cominciano ed essere studiate con un approccio scientifico ma, ancora oggi, quello dei fantasmi rimane un mistero irrisolto.
Quindi non si tratterebbe solo di suggestioni ma di qualcosa su cui varrebbe la pena svolgere indagini più approfondite. Già, ma come si svolge un’indagine accurata su questi fenomeni, che la cosiddetta scienza ufficiale spesso non accetta nemmeno di affrontare?
Intervista a Daniele Gulla’ (perito biometrico)
Un a nostra indagine parte da segnalazioni. Se lo riteniamo interessante stabiliamo un protocollo di ricerca. Il principio è quello di osservare più frequenze possibili rispetto a quelle che l’uomo percepisce attraverso sistemi di monitoraggio acustico, di monitoraggi di tipo fisico per campi magnetici, per le variazioni di temperatura… Ma non c’è la sicurezza che un evento si possa ripetere.
Le “storie di fantasmi”, quindi, non sono solo quelle legate a vicende d’amore finite in tragedia. In generale c’è chi ritiene che tutti i luoghi in cui sono avvenuti fatti traumatici ne mantengano traccia… come i luoghi in cui si sono svolte battaglie particolarmente cruente o, come tra queste mura, fatti di sangue in cui sono stati coinvolti dei bambini. O anche come le carceri. Per questo siamo andati a pochi chilometri da Catania, più precisamente ad Acicastello…
Antica prigione, costruita dai normanni intorno al 1100, il maniero di Acicastello è luogo di fantasmi per eccellenza. Edificato su di un promontorio dal quale si controlla il mare e quindi il passaggio delle navi dirette verso lo stretto di Messina, ha assistito a molte battaglie navali, tramandateci anche dalle cronache di antichi scrittori. Nel 1126, proprio entro queste mura, i vescovi di Catania ricevettero le reliquie di S. Agata, riportate in patria da Costantinopoli.
Intervista alla dott.ssa Maria Cristina Migliaccio, archeologa
Alcuni studiosi che stavano lavorando nel castello di sera, mi hanno riferito di voci, sentite da tutto il gruppo, quando nel castello non c’era piu’ nessuno tranne loro. E’ plausibile pensare che queste mura, che hanno assistito a eventi lieti e tragici, abbiano conservato memoria di secoli di storia.
A causa della sua posizione strategica, nel corso dei secoli le battaglie per il possesso del castello continuarono pressoché ininterrotte. Dal XVI secolo fu poi adibito anche a prigione, fino al 1818, quando un terremoto provocò danni così gravi che dovette essere abbandonato. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale il castello venne utilizzato come rifugio antiaereo, mentre oggi, dopo una serie di restauri, è sede di un museo.
Le leggende che ci riportano a misteriose presenze che si aggirerebbero tra le sue mura, narrano di soldati caduti nel corso delle numerose battaglie e di prigionieri torturati e lasciati morire di fame e di stenti. Persone le cui anime sarebbero tuttora in attesa del riposo eterno.
Intervista al prof. Enrico Blanco sulle leggende di Acicastello
Qui per i detenuti era preferibile la morte alla permanenza in cella, tanto che molti tentarono la fuga consapevoli che non ne sarebbero usciti vivi. Nel libro dei deceduti della parrocchia sono riportate le morti avvenute nei vari tentativi di fuga nel corso dei secoli.
Come nel caso della mummia di Tutankhamon, tramite un software particolare, anche per le foto di Bardi gli studiosi hanno verificato che le proporzioni di quello che sembra il viso, corrispondono realmente a un volto umano.
Un volto che il programma ha ricostruito, seppure con una larga approssimazione.
Intervista a Daniele Gulla’ (perito biometrico)
Abbiamo analizzato ogni singolo dettaglio del volto con un software che, se riconosce i parametri siano plausibili con quelli di un volto umano, lo ricostruisce. In questo caso la ricostruzione è ovviamente approssimativa, ma è utile in quanto dimostra che “l’ombra” potrebbe essere veramente quella di un essere umano.
Secondo alcuni studiosi, le persone a volte fungono da veri e propri catalizzatori. In questi casi, come in una sorta di seduta spiritica provocata involontariamente, si evocherebbero entità che sono rimaste impresse nelle fotografie
Intervista a Daniele Gulla’ (perito biometrico)
Ci è stata fornita una foto ripresa con una macchina tradizionale, scattata da una madre che riteneva che in questa foto ci fosse l’immagine del figlio deceduto. E’ stata scattata in occasione di una festa alla quale erano presenti molti amici del ragazzo. Per stabilire se il volto fosse proprio quello del figlio abbiamo utilizzato software basati sul riconoscimento facciale. Sono programmi utilizzati in campo giudiziario, ritenuti validi anche in sede penale. Dopo un confronto con oltre 10.000 immagini, il programma l’ha associata a quella piu’ somigliante con il figliolo Massimo, la cui foto era stata inserita nel database.
Anche se la scienza ufficiale non riconosce i poteri paranormali nemmeno come un fatto “largamente probabile”, persone dotate di poteri psichici pare vengano utilizzate da anni dai servizi segreti di molte nazioni. Lo stesso presidente Carter, nel ‘95, ammise che il Governo degli Stati Uniti e la CIA utilizzavano queste tecniche, pur mantenendo i risultati coperti dal “Segreto di Stato”… e apparirebbe quantomeno strana una simile ammissione se si fosse trattato di un fiasco completo.
Intervista Michele Dinicastro (parapsicologo)
Pur non avendo nessun tipo di preconcetto, il nostro approccio è del tutto critico. Nel corso degli anni abbiamo appurato come il 99% dei fenomeni studiati è dovuto ad eventi naturali. Vorrei anche sottolineare un particolare. C’è una correlazione tra l’apparire di un qualcosa e il sentire di qualcuno. In 50 rilievi abbiamo ottenuto solo 2 immagini anomale proprio nel caso in cui qualcuno diceva di percepire qualcosa. Dal punto di vista statistico, questo è estremamente significativo.
Come per tutti i fenomeni di cui tanto si parla ma dei quali non si hanno ancora sufficienti prove “scientifiche”, anche in questo caso la strada è ancora lunga. Ma è una strada che vale la pena percorrere, sia per chi ci crede sia per chi è convinto si tratti solo di ingenue suggestioni.