Cinema Horror

« Older   Newer »
  Share  
Elerel
view post Posted on 25/2/2007, 23:18




Ho pensato che potrebbe essere carino recensire film horror :D

Io sono una grande amante del genere :D

Inizio con quello che credo essere uno dei film più belli del genere: Jo-On (Rancore)

Rika, giovane volontaria, va a prestare servizio presso una casa dove apparentemente vive da sola un'anziana signora. La ragazza trova nello stabile un'atmosfera strana: l'anziana donna non parla, e al piano di sopra ci sono uno strano bambino e un gatto. Tutto sembra essere collegato a un fatto di sangue avvenuto nella casa anni prima; chiunque si avvicini allo stabile, o venga a contatto con persone che l'hanno visitato, sembra essere colpito da una sorta di maledizione.

La new-wave horror giapponese ha prodotto negli ultimi anni un gran numero di pellicole, alcune riuscite altre meno, denotanti tutte, comunque, uno stato di vitalità nel genere che a tutt'oggi, a cinque anni dall'uscita del primo Ringu, non accenna a diminuire. Questo film, uscito nel 2003, si inserisce perfettamente in questo filone, sia per lo stile che per le tematiche trattate, raccontando una storia di rancore che si protrae oltre la morte, originante una sorta di virus che si espande a macchia d'olio in una piccola città. Il regista Takashi Shimizu, allievo di Kiyoshi Kurosawa (nome di punta dell'horror nipponico, qui produttore esecutivo), ha adattato per il grande schermo un film televisivo da lui stesso diretto, inatteso successo presso gli spettatori giapponesi: la struttura è in effetti piuttosto atipica per un horror cinematografico, con una divisione in capitoli che portano ognuno il nome di un personaggio, una non linearità nello sviluppo della trama (i diversi segmenti rappresentano continui "balzi" in avanti e all'indietro nel tempo), e la sostanziale assenza di un protagonista con cui lo spettatore possa identificarsi (malgrado la giovane Rika, per esplicita scelta dei produttori, sia nel complesso più presente degli altri personaggi). E' in effetti la casa maledetta, la vera protagonista del film, sempre presente, come silenziosa e concreta minaccia o come ossessione nella memoria una volta che le sue presenze hanno "contaminato" un personaggio; così come sempre presenti sono i suoi inquieti e tormentati inquilini, apparizioni letali che seguono i personaggi ovunque, che entrano come un virus nelle loro vite e non ne escono finché non hanno riscosso da essi il tributo più alto, cioè la morte. Ed è proprio questa una delle caratteristiche principali del film, la presenza costante dell'orrore nelle vite dei personaggi, l'impossibilità per questi ultimi di trovare una via di fuga: non c'è scampo, una volta che si è entrati a contatto con l'ignoto, anche la propria casa può nascondere oscure presenze, anche gli oggetti a noi più noti possono diventare veicolo per la follia. L'orrore segue costantemente i personaggi, a volte appare ai margini del loro campo visivo, in modo quasi subliminale, lasciandoli (e lasciandoci) interdetti sul reale significato e sulla consistenza di ciò che hanno (abbiamo) visto. Ma anche queste apparizioni fugaci non fanno che ribadire l'assunto che l'orrore è sempre presente, che è impossibile liberarsene una volta che si è venuti a contatto con esso, una volta che si è stati infettati da esso. L'orrore come infezione, quindi, come "male oscuro" che si propaga lentamente ma inesorabilmente, non lasciando vie di scampo a chi ne viene contagiato: un tema molto caro a Kiyoshi Kurosawa, che Shimizu riprende qui riproponendone anche alcune delle soluzioni visive (le "ombre" ricordano molto le "tracce" umane lasciate dalle vittime degli spiriti in Kairo).

La sceneggiatura, pur nella sua struttura non cronologica e nell'intrecciarsi delle sue tante sottotrame, riesce a mantenere un buon equilibrio, evitando incongruenze in cui sarebbe stato facile cadere, e caratterizzando i personaggi quel tanto che basta a fare in modo che lo spettatore entri con loro nell'atmosfera della vicenda. La regia di Shimizu, elegante e di grande impatto, riesce a disseminare il film di brividi di autentico terrore: allontanandosi dalla poetica del "non visto" di Hideo Nakata e dello stesso Kurosawa, il regista sceglie di mostrare, spesso, le presenze che tormentano i personaggi, riuscendo tuttavia a conferir loro spessore di reale minaccia e fonte di paura, ed evitando di scadere nell'effetto-shock più gratuito. L'unico punto debole del film è forse la mancanza di una fotografia più incisiva, che avrebbe giovato ancora di più all'atmosfera opprimente e di irrazionale terrore che si respira per tutta la pellicola.

Un film di notevole impatto, in ogni caso, che pur non possedendo la profondità e lo spessore filosofico di altri esempi recenti di horror giapponese, riesce comunque a indurre inquietudine e angoscia nello spettatore, grazie all'ottima capacità dimostrata dal regista di maneggiare il materiale cinematografico che ha a disposizione. E' atteso, com'è ormai di moda negli ultimi anni, l'immancabile remake hollywoodiano, che Sam Raimi, produttore e artefice del progetto, ha voluto affidare allo stesso Shimizu, che si troverà così alle prese con questa vicenda per la terza volta (senza contare i sequel che hanno avuto entrambe le versioni giapponesi).

tratto da castelrock
 
Top
mammasaura
view post Posted on 30/4/2008, 14:18




si fa prima a linkare le pagine da wikipedia :P

Hellraiser: http://it.wikipedia.org/wiki/Hellraiser
Punto di non ritorno: http://it.wikipedia.org/wiki/Punto_di_non_ritorno

poi ce sta un altro carino ma non ricordo il titolo
 
Top
Valkyrie
view post Posted on 1/5/2008, 02:43




Io questa sera ho guardato Omen 666-Il Presagio remake di Omen-Il presagio (Ma va??? :lol: ). Se siete appassionati di horror e non avete mai visto l'originale, mi permetto di consigliarvelo perché è un capolavoro e per me è uno dei pochi film horror che ha classe, eleganza e atmosfera soprattutto! ;)

La trama in breve è questo: la moglie dell'Ambasciatore americano a Roma dà alla luce un bambino nato morto, il padre accetta di sostituire il figlio con un piccolo orfano nato la stessa notte, all'insaputa della moglie che lo crescerà come suo, ma il bambino è in realtà l'Anticristo.
Un classico, insomma, ma la storia nella versione originaleè stata sviluppata benissimo e non cade mai nella banalità.

Del remake ho apprezzato l'interpretazione di Julia Styles, appare indifesa, innocente, spaurita, è praticamente perfetta e la sua interpretazione è misurata e controllata. L'attore che fa l'ambasciatore aveva l'espressività di un "toc de legn" (un pezzo di legno -_- ) e il marmocchietto era odioso :lol: mentre nella versione originale il bambino era davvero inquietante!
Da apprezzare set e locations, molto elaborati e affascinanti, più belli di quelli della versione originale, bella anche la fotografia, peccato però che i soldi e i frutti del progresso non siano sufficienti a sopperire alla mancanza di genio, perché ad es. quella che nell'originale era una delle scene più belle, quella ambientata nel cimitero etrusco, nel remake non ha nemmeno lontanamente la stessa atmosfera sinistra, e il cimitero non sembra nemmeno etrusco ma sembra un churchyard inglese trasportato di peso in Italia, mah! :blink:
Qualche caduta di stile: un prete con il volto deturpato da un incendio che assomigliava a Lord Voldemort di Harry Potter, fastidioso il ricorso a certi trucchetti per fare paura molto banali come l'audio che si alza all'improvviso, un riflesso nello specchio, ecc.

I remake fatti bene sono davvero rari, nel numero io ci metto: The Fog, remake dell'originale del grandissimo Carpenter, Non Aprite Quella Porta e Quel Treno Per Yuma, Omen 666 è fuori da questo club: decisamente!

 
Top
mammasaura
view post Posted on 1/5/2008, 12:05




va be' non trovo il nome...aiutatemi voi :D

ricordo che il backgruond era quello di una fabbrica, con questo industriale che aveva fatto un patto col demonio (sancito dalla recissione di un dito, forse il mignolo) per avere successo nel campo tessile (o simile)...in pratica c'era questa bella macchinozza che ogni tanto si prendeva qualche vita...o qualche arto :D

il film è assai old: bianco e nero? forse :S

qualcuno si ricorda il titolo?
 
Top
Valkyrie
view post Posted on 1/5/2008, 20:06




Il film di cui parli è: The Mangler - La Macchina Infernale di Tob Hooper, 1994 ed è colori. Visto una volta e credo che non lo guarderò mai più, perché piuttosto brutto a mio avviso. :lol:

 
Top
mammasaura
view post Posted on 2/5/2008, 00:15




graaande...è lui, e per di più tratto da un racconto di Stephen King
ma non pensavo fosse così "recente"

Grazie!

Edited by mammasaura - 2/5/2008, 01:40
 
Top
Angel4ever90
view post Posted on 11/5/2008, 18:58




mm un film di horror horror a me mi ha fatto cgare sotto dead silence questa è la trama


http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=46961
 
Top
Fenice158
view post Posted on 26/5/2008, 10:18




Bello questo topic, perché l'ho visto solo ora? :lol:

Molto bello Ju-On inquietante al punto giusto :D

The Mangler... per carità... non ho letto il racconto di Stephen King ma scommetto che aveva più mordente del film, soprattutto perché spesso nei film tratti da opere di King si perde molto dell'introspezione psicologica che caratterizza i suoi personaggi riducendo le storie a banali splatter.

Valkyrie dopo una recensione simile mi devo vedere entrambi i film ^_^ (naturalmente comincio con l'originale così posso "indignarmi a dovere" col remake ;) )

Un bel film horror che ho visto qualche mese fa è 1408, anche questo tratto da un racconto breve di Stephen King (incluso nella raccolta "Tutto è fatidico"). Il protagonista è interpretato da John Cusack (uno dei miei attori preferiti :wub: ).

Tratto da un racconto di Stephen King 1408 ha come protagonista Mike Enslin, scrittore specializzatosi nella ricerca di fenomeni paranormali dopo la prematura morte della figlioletta che ha provocato anche il suo distacco dalla moglie. Mike non crede più in nulla anche perché non ha mai avuto una prova tangibile dell'esistenza degli spiriti. Finché un giorno non riceve una cartolina che gli suggerisce di prendere alloggio nella stanza 1408 (il totale delle cifre dà 13) dell'Hotel Dolphin a New York.
Lo scrittore deve superare non poche difficoltà frapposte dal direttore dell'albergo (un Samuel L. Jackson più che mai luciferino) il quale non vuole assolutamente permettergli l'ingresso in quella camera in cui sono morte, nel corso degli anni, ben 56 persone, molte delle quali per morte violenta. Enslin vince le resistenze ma viene messo al corrente che nessuno ha mai resistito più di un'ora vivo tra quelle mura.

FONTE: My Movies.it

L'interpretazione di John Cusack è magnifica, tormentato al punto giusto e la dimensione psicologica del personaggio è il vero fulcro della storia che fortunatamente non si perde nel film (bravo anche il regista dunque ;) ). Sicuramente come tutti i film anche questo ha i suoi difetti ed è sempre questione di gusti ma personalmente posso dire che è uno dei pochi film horror che ho visto al cinema (ho un'amica con cui vado a vedere SOLO horror) che uscendo dalla sala mi ha lasciato soddisfatta e che rivedrei volentieri.
All'inizio del film si accettano scommesse, Mike sopravvivrà o no alla stanza 1408? :ph34r:

image
Some rooms are locked for a reason

 
Top
Elerel
view post Posted on 27/5/2008, 09:16




ho visto 1408, devo dire che mi è piaciuto ma relativamente. Purtroppo i miei ricordi del film non sono nitidissimi, ma ricordo che qualche scelta della seconda parte del film mi aveva lasciata un po' basita.

Bellissima la scena di Cusack alla finestra che vede se stesso riflesso nella finestra di fronte *__*

scena inquietantissima!

fenix io e mio cugino insieme vediamo solo horror :D
 
Top
Fenice158
view post Posted on 27/5/2008, 09:36




CITAZIONE (Elerel @ 27/5/2008, 10:16)
fenix io e mio cugino insieme vediamo solo horror :D

waaaa :woot:
vi è mai capitato di ritrovarvi da soli in sala? :blink: a noi una volta è successo... era estate, piccolo cinema, film stupidissimo :P ( Phone ) dopo mezz'ora di film è entrato un vecchietto che se n'è riandato via venti minuti dopo :lol: che risate quel pomeriggio...
 
Top
Elerel
view post Posted on 27/5/2008, 09:59




in genere più che vederli al cinema li affittiamo in dvd :D

mi è capitato spesso di perderli al cinema perchè arrivano a tenere un film meno di una settimana!

il genere horror non è molto apprezzato :(
 
Top
Fenice158
view post Posted on 28/5/2008, 14:15




CITAZIONE (Elerel @ 27/5/2008, 10:59)
mi è capitato spesso di perderli al cinema perchè arrivano a tenere un film meno di una settimana!

sì è vero... :( anche qua fanno uguale, come dici tu il genere non è molto apprezzato e certo quando vado a vedere un horror il giorno dell'uscita e mi trovo con 5 persone in sala capisco perché li levino subito... purtroppo attira poco pubblico :(

Infatti mi sono sorpresa quando sono andata a vedere Saw 4, che resiste un 2-3 settimane al cinema, almeno in quelli grandi, (noi siamo andate alla seconda settimana di programmazione) e ci siamo trovate con almeno altre 20 persone in sala... sembra ridicolo dire che ci siamo sorprese ma così è stato perché di solito si contano sulle dita di una mano gli spettatori.
Roba da preoccuparsi di aver sbagliato sala :lol: :lol: :lol:

A proposito di Saw... qualcuno li ha visti tutti?
Dell'ultimo io non ci ho capito una mazza :grr:
 
Top
Valkyrie
view post Posted on 4/6/2008, 07:17




Ieri sera ho visto Devour: qualcuno l'ha visto?
Il film è mediocre, ma Jensen Ackles lascia senza fiato: consumerò il dvd guardando e riguardando le mie scene preferite! :hihi:

 
Top
Fenice158
view post Posted on 5/6/2008, 08:07




CITAZIONE (Valkyrie @ 4/6/2008, 08:17)

Ieri sera ho visto Devour: qualcuno l'ha visto?
Il film è mediocre, ma Jensen Ackles lascia senza fiato: consumerò il dvd guardando e riguardando le mie scene preferite! :hihi:


Certo che l'ho visto! :lol:
In effetti il film è un po' da sbattere la testa al muro, Jensen è l'unico motivo per vederlo... lui è bellissimo! :wub: :love: :gh:
Lo stesso Jensen ha ammesso che non è riuscito bene come film, naturalmente con il suo tipico garbo, è sempre un gentleman lui, non si mette a inveire dietro le spalle contro la gente con cui ha lavorato. Ho letto che la sceneggiatura di Devour è stata riscritta più volte e che probabilmente anche per questo si notano dei buchi nella trama. Non che il soggetto fosse particolarmente originale...
 
Top
Valkyrie
view post Posted on 6/6/2008, 08:12




CITAZIONE (Fenice158 @ 5/6/2008, 09:07)
Lo stesso Jensen ha ammesso che non è riuscito bene come film, naturalmente con il suo tipico garbo, è sempre un gentleman lui, non si mette a inveire dietro le spalle contro la gente con cui ha lavorato.

Grazie delle info Fencie! :)
Ma ce l'ha un difetto quest'uomo? :lol: Dopo aver letto questa cosa, mi sto sciogliendo qui sulla sedia! Jensen sembra proprio una bella persona (e non parlo solo dal punto di vista estestico!) :gh:

Cmq sia la scena di Devour in cui si fa il tatuaggio vale da sola il prezzo del DVD!
L'altra mia scena preferita è quella con la biondina: la voce di Jensen "in certi momenti" è troppo sexy e l'espressione che fa dopo, così vulnerabile, mi ha dato il colpo di grazia! :ghgh:

Va a dare testate contro il muro...

Tu hai delle scene preferite Fenice? (Sono curiosa...)

 
Top
51 replies since 25/2/2007, 23:18   788 views
  Share