Mi sembra giunto il momento di parlare di quello che è per me forse il miglior film d'animazione della Disney.
Titolo originale: Aladdin
Nazione: Usa
Anno: 1992
Genere: Animazione
Durata: 90'
Regia: John Musker, Ron Clements
Sito ufficiale:
Voci: Gigi Proietti (Genio), Massimiliano Alto (Aladdin), Manuela Cenciarelli (Jasmine)
Produzione: Walt Disney Pictures
Da
The movie connection, descrizione e commento del film:
Aladdin finalmente ci riconcilia con la tradizione del miglior cinema d'animazione disneyano riuscendo perfettamente a coniugare l'esoticità del racconto con l'effervescenza spettacolare. La storia è ispirata a quella classica de Le mille e una notte con il giovane ladruncolo Aladdin che, innamoratosi della bella Jasmine, figlia del Sultano, si trova invischiato nei giochi di potere del perfido Visir Jafar. La chiave di tutto sta in quella lampada magica nascosta negli antri della Caverna delle Meraviglie di cui il Visir cerca di impadronirsi per mezzo del predestinato Aladdin. Alla "sorpresa" classica del Genio, che ne esce quando la si strofina, si aggiunge in Aladdin quella dell'eccentrica personalità del Genio stesso che ha l'irruenza di un imbonitore televisivo, l'ironia di un comico da cabaret e il cuore d'oro di un eroe conquista-bambini. Ma il fascino di Aladdin sta anche nella sconvolgente coreografia che le nuove "stregonerie" dell'animazione riescono a comporre: l'abbacinante scintillio delle distese di sabbia, l'imponenza "tridimensionale" del palazzo del Sultano, il mostruoso ingresso della caverna, i trasformismi goliardici del Genio della lampada. E sta pure nell'orecchiabilità delle musiche e delle canzoni, già premiate con due oscar, nell'intensità "adulta" dei baci tra Aladin e Jasmine e, come sempre in Disney, nella vivacità dei personaggi di contorno, primo fra tutti l'indimenticabile tappeto magico che ci fa volare con Aladdin dal profondo delle viscere della terra su fino al panoramico terrazzo della principessa.
Eppure crediamo che, per godersi Aladdin davvero fino in fondo, occorre anche entrare nel gioco divertito delle citazioni cinematografiche di cui il film è costellato: dalle fughe di Aladdin dai gendarmi che rimandano a Il ladro di Bagdad, alla scena in cui Jafar (che ha la fisionomia di Conrad Veidt) convoglia l'energia nei marchingegni della sua torre proprio come il dottor Frankenstein, dal tappeto volante animato come le carte da gioco in Alice, alla scimmietta Abù che viene trasformata in elefante secondo i cliché di Cenerentola; dalla sequenza del ritrovamento della lampada magica ripresa da Indiana Jones, al volo spericolato di Aladin e Abù sul tappeto che è ancora più emozionante delle corse spaziali di Guerre stellari, alle guardie che finiscono nel carro di letame proprio come i ragazzacci di Ritorno al futuro.
Volete che smettiamo? Va bene, ma se tutti hanno visto il Genio citare esplicitamente Pinocchio e molti hanno rintracciato l'analogia della sua trasformazione malvagia con le immagini tremebonde di Una notte sul monte calvo in Fantasia, quanti si sono accorti che, sempre il Genio, estrae dal libro di ricette il granchio Sebastian de La sirenetta e che tra i pupazzetti di quel pacioccone del Sultano c'è anche la Bestia di Beauty and the Beast?
Curiosità del film:
Il personaggio di Aladdin è stato disegnato prendendo come modello Tom Cruise.
Voce del Genio: nella versione americana Robin Williams, in quella italiana Gigi Proietti.
Eccovi Aladdin col genio:
Aladdin con Jasmine: