Il codice Da Vinci, Il libro più discusso degli ultimi 3 anni

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jasmine23
view post Posted on 15/10/2006, 20:51




Parlando di libri,non si può non parlare di un libro che ha sollevato polemiche e discussioni molto accese negli ultimi 3 anni: Il codice Da Vinci di Dan Brown.

Eccovi la trama:
Parigi, Museo del Louvre. Nella Grande Galleria, il vecchio curatore Saunière, ferito a morte, si aggrappa con un ultimo gesto disperato a un dipinto del Caravaggio, fa scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della sala immediatamente scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore. L'assassino, rabbioso, non ha ottenuto quello che voleva. A Saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie i vestiti e, disteso sul pavimento, si dispone come l'uomo di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci. La scena che si presenta agli occhi dei primi soccorritori è agghiacciante: il vecchio disteso sul marmo è riuscito, prima di morire, a scrivere alcuni numeri, poche parole e soltanto un nome: Robert Langdon.
Da qui inizia la ricerca della verità di Robert Langdon, affiancato da Sophie Neveu,la nipote di Saunière,attraverso indizi nascosti in importanti opere d'arte, enigmi e misteriosi nemici, il percorso del Santo Graal, uno dei più grandi misteri dell'umanità,fino a svelare un segreto sepolto da 2000 anni,che potrebbe compromettere i fondamenti stessi del Cristianesimo nella versione tramandata dalla Chiesa Cattolica.

Ecco la recenzione che ne fa L'Indice:
Storico dell'arte, Dan Brown struttura il suo ultimo romanzo intorno a un'idea di base: per il severo controllo esercitato finora dalla Chiesa, la chiave del segreto del Graal andrebbe cercata nel linguaggio, spesso allusivo, della pittura. A questo porta l'avventurosa caccia al tesoro che coinvolge un esperto di simbologia, Robert Langdon, dopo l'assassinio del curatore del Louvre, Jacques Saunière (stesso cognome del parroco che a fine Ottocento rese celebre la chiesa di Rennes-le-Château con alcune rivelazioni sul Graal). È così che poco a poco, sullo sfondo d'un impianto narrativo tanto schematico quanto efficace, si staglierà la figura di una "regina cancellata" contro cui la Chiesa avrebbe condotto "la più grande opera di insabbiamento della storia". Alcuni elementi destano però scetticismo: la lettura della Vergine delle Rocce e della Gioconda è forzata; il dossier sui maestri del Priorato di Sion, perno della vicenda, citato da Brown in apertura, pare sia il falso di un esoterista, Pierre Plantard; molte teorie sul Graal contrastano con le più autorevoli interpretazioni tradizionali, per accogliere invece quelle esposte anni fa in un vendutissimo e discutibile saggio da Baigent, Leigh e Lincoln (Brown a uno studioso del Graal dà nome Leigh Teabing, con riferimento, anche tramite anagramma, ai primi due); la cifra qui avanzata di cinque milioni di "streghe" uccise dall'Inquisizione è cinquanta volte maggiore di quella reale. Ma forse la novità, per così dire, più esplosiva del volume - si spera non dovuta all'autore - è che la Torre dell'orologio a Londra non si chiamerebbe Big Ben, bensì "Big Bang".

Il Codice da Vinci ha rinfocolato il dibattito sull'attendibilità delle "verità rivelate" dei vangeli apocrifi, soprattutto con riferimento alla tesi per cui Gesù avrebbe sposato Maria Maddalena e avrebbe avuto dei figli da lei, di cui non vi è documentazione alcuna nel Nuovo Testamento; non sono mancate aspre critiche da parte di ambienti cattolici (in special modo dell'Opus Dei, di cui il romanzo parla in termini estremamente negativi), per cui il libro è stato definito radicalmente "anticattolico" e "infondato".
Molti studiosi hanno criticato l'opera di Dan Brown per le sue ricostruzioni storiche, artistiche e documentali. L'autore infatti, pur avendo scritto che "questo libro è un'opera di fantasia", ha aggiunto (nelle Informazioni storiche a pagina 9 dell’edizione italiana Mondadori) che "tutte le descrizioni di opera d'arte e architettoniche, di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà": tale affermazione - unita al particolare argomento toccato da Brown - ha scatenato una nutrita serie di critiche. E' utile ricordare come siano innumerevoli le opere di pura fantasia che affermano, nella introduzione, di derivare da fonti storiche reali. E' quindi difficile pensare di poter collegare l'enorme rumore generato da questo libro alla semplice contestazione formale sull'avviso prodotto dall'Autore: in realtà i critici di Dan Brown sono stati mossi dal desiderio di contestarne le tesi e dalla preoccupazione per l'enorme diffusione che il libro ha avuto.

Io personalmente l'ho trovato un romanzo che si legge tutto d'un fiato,spinti dall'incalzare dei colpi di scena e delle tesi esposte,per arrivare a scoprire la rivelazione finale alla fine del libro. Ma ritengo che il polverone suscitato dai detrattori del romanzo sia eccessivo ed ingiustificato: si tratta di un'opera di fantasia,anche se molto affascinante. Il continuare ad attaccare l'autore ed il romanzo non fa che aumentare la curiosità di quelle poche persone che ancora non lo conoscono,e spingerle a leggerlo,benchè l'intento dei critici sia il contrario. Questo continuo accanirsi contro le tesi del libro fa sorgere una legittima domanda:perchè i detrattori del romanzo si accaniscono tanto a smontarne le tesi?che cosa vogliono nascondere?
Il mio consiglio sul libro?Leggetelo e gustatelo,ma non dimenticate di approfondire gli argomenti trattati da testi seri,in modo da poterlo vedere sotto la giusta ottica.

Dal romanzo è stato tratto un film,dallo stesso titolo,con la regia di Ron Howard,interpretato da Tom Hanks e Jean Reno.Ma per questo apriremo un topic nella sezione film.
 
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Elerel
view post Posted on 15/10/2006, 21:17




A me il romanzo non è piaciuto affatto. L'ho trovato lento e troppo frammentato.
Decisamente meglio il film, forse un po' troppo veloce. Magari chi non ha letto il libro può perdersi qualche passaggio.
 
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Elerel
view post Posted on 22/10/2006, 01:04




Diamo qualche notizia sul film :)

CASTING

Regia: Ron Howard
Attori: Tom Hanks (Robert Langdon)
Jean Reno (Bezu Fache)
Audrey Tautou (Sophie Neveu)
Ian McKellen (Sir Leigh Teabing)
Alfred Molina (Vescovo Aringarosa)
Soggetto: Dan Brown
Sceneggiatura: Akiva Goldsman
Fotografia: Salvatore Totino
Musiche: James Horner
Scenografia: Allan Cameron
Prodotto da: Imagine Entertainment, Columbia Pictures Corporation
 
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jasmine23
view post Posted on 27/10/2006, 16:40




Il doppiaggio italiano dei personaggi francesi era inquietante: parlavano tutti come Poirot... :sudo: Quell'accento francese così marcato faceva rabbrividire...

La Tatou non mi sembrava così adatta per la parte: fisicamente non rispecchiava la descrizione del personaggio che veniva fatta nel libro.

Il tizio che interpreta l'albino era bonazzo da paura!!! :love: Com'è che si chiama l'attore?

Il finale del film è leggermente diverso da quello del libro. Ma ne parlerò approfonditamente in un'altro momento.
Ora il lavoro chiama,devo rispondere... :P
 
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Elerel
view post Posted on 28/10/2006, 00:54




l'attore che fa Silas è Paul Bettany

eccolo
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jasmine23
view post Posted on 28/10/2006, 13:26




:occhioni: :love: :inchino: complimenti alla sua mamma!L'ha fatto proprio bello!!!!!!!!
 
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eko1
view post Posted on 11/1/2009, 17:29




il film è una cretinata e non rispecchi per niente le caratteristiche che il libro da soprettutto per quanto riguarda il protagonista
 
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6 replies since 15/10/2006, 20:51   124 views
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