Da wikipedia:
La saga Harlock:Space Pirate, 1978
Questa è la prima serie, e sebbene largamamente superata tecnicamente da quelle successive, cominciando con Harlock SSX, le sue qualità narrative, l'ambiguità e l'ambientazione sono qualcosa che la rende sostanzialmente la migliore, e non solo perchè primigenia rispetto alla famiglia di opere d'animazione di Harlock, ma anche e sopratutto per la sua straordinaria differenza rispetto a quanto visto sia prima che dopo, nella pur variegata produzione cartoonistica giapponese.
La storia narrata in questa prima serie di Capitan Harlock inizia, secondo la narrazione della voce fuoricampo, 'tanto tempo fà, nel lontano 2977'. A differenza di tante altre, infatti, essa non descrive un futuro prossimo venturo, e questo, se non altro, gli ha garantito una sorte in un certo senso diversa, comparata alla realtà via via manifesta, di quanto accaduto alle varie opere ambientate in anni tra il 1976 e il 2001 e poi smentite dalla realtà degli eventi (nel senso che tra mille anni non molti telespettatori saranno in giro per rilevare le differenze tra il mondo immaginato da Matsumoto e quello reale, cosa che per esempio non si può dire per Spazio 1999 e Odissea nello spazio).
In questa storia, che viene proiettata nel tempo con un salto in avanti di 1000 anni, troviamo il governo della Terra, di stampo 'statalista-socialista'(inteso come 'stato sociale', non certo come regime comunista), che comanda un pianeta in pace, in cui le persone hanno tutto quello che gli serve e forse per questo, hanno perso interesse per quello che c'è nello spazio esterno, vivendo solo per soddisfare i propri desideri personali, peraltro così di basso livello.
Di pari lega è senz'altro anche la classe dirigente, rappresentata da un'innominato Primo Ministro, che ha una certa somiglianza, per intendersi, con il Presidente Scrocco di Balle spaziali. Egli è un'individuo ottuso, ma al tempo stesso furbo, intento solo a raccattare voti alle elezioni e a negare l'evidenza di qualunque problema: meglio andare ad una partita a golf, piuttosto.
Ma qualcosa all'esterno stà accadendo. ALcune colonie spaziali sono state attaccate: da chi? Gli osservatori spaziali, come anche alcuni eminenti scenziati, subiscono attentati sanguinosi. Chi ha interesse a 'chiudere' gli occhi che potrebbero dare l'allarme verso eventuali minacce dall'esterno? La colpa, in tutti i casi, viene rapidamente data a Capitan Harlock. Egli è un misterioso pirata, che viaggia nello spazio a bordo di una grande e potentissima astronave pirata di 400m., l'Arcadia, e 40 uomini e donne d'equipaggio.
Nel primo episodio si vede, proprio all'inizio, un'arrembaggio ad una nave da carico, che tenta di ingannare i pirati fingendo una resa, ma viene scoperta nelle sue intenzioni e messa fuori combattimento. Harlock trova il carico, costituito da grano, ma anche da gioielli e beni preziosi. Ordina di portare via il grano e di buttare il resto.
Ma Harlock ha un segreto, che è anche un suo punto debole. E' Mayu, la bambina che vive sulla Terra, in un collegio dall'aria svizzera ma giapponese. Lei è la figlia del suo grande amico, che ora non c'è più, un genio a cui si deve l'Arcadia.
Harlock ha un'aspetto inconfondibile: è alto, dal fisico asciutto, quasi nodoso, con il suo costume vistoso, il teschio bianco sul petto, il mantello nero con interno rosso nella più tipica tradizione europea dei secoli passati (come i vecchi pastrani dei carabinieri, per esempio), il volto sfregiato da una cicatrice e dei punti di sutura decisamente vistosi, l'occhio destro coperto da una benda, 1 pistola al fianco destro, una pistola-sciabola su quello sinistro, e una criniera di capelli castani lunghi e spettinati.
Nonostante quest'aspetto tutt'altro che discreto, arriva ad un'appuntamento con Mayu, che lo aspetta, su richiesta dello stesso Harlock, lungo una strada deserta. Arriva il Pirata, e le pone al collo l'ocarina, che è il regalo del suo settimo compleanno. Poi si recano alla tomba del padre, che è vicina, sotto un grande albero morto. Mentre il vento nel sottofondo soffia forte ( un pò come nei film di Fellini, è una componente frequente nella narrazione sonora), arrivano le autoblindo del consigliere Kirita, l'unico che, capo delle forze armate, si preoccupi di fermare Capitan Harlock. Il piano era stato studiato bene, e la storia di Harlock, caduto in trappola per la sua prevedibile volontà di incontrare la bambina, potrebbe anche finire al 18imo minuto del primo episodio. Ma dopo averlo condotto davanti al plotone di esecuzione, in una piazza pubblica quella sera stessa, arriva l'Arcadia che a cannonate mette in fuga esercito e folla, tra cui vi è Mayu, che fà in tempo a salutare Harlock mentre scompare nel cielo assieme alla sua enorme astronave da battaglia. Tornato nello spazio, subito arriva una notizia: è stato localizzato un misterioso oggetto sferico, nero, che si stà avvicinando alla Terra. Cosa sarà mai? Con questa misteriosa apparizione si chiude il primo episodio.
Questa prima serie ha una grafica dalla qualità discontinua, con episodi che variano sia nello stile, che nella sofisticazione del disegno. Vi sono, apparentemente, almeno 3 o 4 'tipologie' in cui si possono inserire. Tra i peggiori, si possono considerare il 2° e il 14°, tra i migliori, il primo, il settimo, il 13imo. Spesso, comunque, la qualità della narrazione non è direttamente abbinata alla qualità della grafica.
Quello che invece non manca mai, anche in questi episodi, è la colonna sonora, di ottimo livello. Ideata da Seiji Yokoyama, e registrata con la Columbia simphonic orchestra, costituita da oltre 40 elementi, essa è una delle migliori mai fatte per un'opera di animazione. Essenzialmente si tratta di temi classici, con ispirazione al 'genere' musicale che si può trovare nei film d'avventura 'cappa e spada', ma anche con inserimenti di strumenti moderni, e alcuni brani, delicati, ottenuti con ocarine e arpe. Molto usato anche il pianoforte, gli archi e alcuni strumenti a percussione. Non mancano, anche se minoritarie rispetto ai brani solo strumentali, alcuni 'pezzi' cantati. Nell'insieme questi brani coprono tutta la gamma di emozioni e di situazioni, dalle più tenere e introspettive, alle più selvagge battaglie mortali.
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