Gustavo Adolfo Rol

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jasmine23
view post Posted on 14/11/2007, 17:35




Gustavo Adolfo Rol (Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994) laureato in giurisprudenza, è stato un antiquario e sensitivo italiano, tra i più noti e controversi nell'Italia del XX secolo.
I fenomeni da lui prodotti e osservati da molti testimoni sono interpretati dai suoi sostenitori come autentici fenomeni paranormali, e dai critici come illusioni prodotte con tecniche di prestigiazione e in particolare di mentalismo (branca dell'illusionismo che consiste nel simulare facoltà extrasensoriali). Durante la sua vita non venne fatta alcuna verifica sotto controllo scientifico, per l'opposizione dello stesso Rol, e dopo la sua morte la questione è destinata a rimanere insoluta. Molti dei suoi ammiratori lo considerano in ogni caso un vero e proprio maestro spirituale

Biografia
Gustavo Adolfo Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903 da famiglia agiata. Il padre, Vittorio, è un avvocato che nel 1909 verrà incaricato di aprire e dirigere la sede di Torino della Banca Commerciale Italiana.
Gustavo cresce in un ambiente ricco e colto, frequenta sin da giovane le famiglie più in vista della città, si interessa alle arti, entrando in relazione con vari artisti ed iniziando presto a cimentarsi nella pittura e nella musica.
Nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, dove si laureerà nel 1933. Sia la scelta del corso universitario in legge, sia la carriera bancaria che intraprende nel 1925 avvengono per adeguamento alle tradizioni familiari. Rol fa pratica presso le filiali della COMIT in giro per l'Europa: Marsiglia, Parigi, Londra ed Edimburgo sono le città in cui vive e lavora.
Racconterà in seguito di avere incontrato durante il soggiorno a Marsiglia (1925-1926) un personaggio, originario della Polonia, che gli mostra alcuni giochi con le carte e che, inizialmente scettico sull'esistenza di Dio, si convertirà e si ritirerà in un convento dopo aver assistito con lo stesso Rol a una guarigione a Lourdes, che in un primo tempo aveva ritenuto una grande mistificazione. In seguito a questo incontro Rol approfondisce i suoi studi spirituali e elabora una teoria di carattere metafisico sull'associazione tra suoni, colori e altri elementi.
Nel 1927, a Parigi, scrive: «Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!». Da questo momento attraversa una crisi esistenziale, fino al punto di ritirarsi in un convento.
Aiutato dalla madre, ritorna alla vita laica, e decide di mettere in pratica le proprie "possibilità". A partire dagli anni trenta la sua fama si diffonde nei circoli dell'aristocrazia e della politica. Gli si attribuiscono incontri con personaggi del mondo della politica, dello spettacolo, dell'arte e della scienza, spesso non documentati. Sono invece accertate l'amicizia con Federico Fellini e la frequentazione della famiglia Agnelli. Tuttavia Rol mantiene sempre un profilo riservato e appare raramente in pubblico.
Napoleone rappresenta per tutta la sua vita un personaggio molto significativo, questa forte passione lo spinge alla raccolta di un grande numero di cimeli.
Muore il 22 settembre 1994. Tra quella data e il centenario dalla nascita (2003) sono uscite ben 13 monografie su di lui.

La questione dei fenomeni paranormali
Una serie di articoli sul settimanale Gente del giornalista Renzo Allegri lo rendono noto al grande pubblico nel 1977. Già in precedenza studiosi di parapsicologia lo avevano invitato a sottoporsi ad esame dalle pagine delle riviste Metapsichica e Quaderni di Parapsicologia, Agli articoli sulla rivista segue nel 1978 una prima pagina sul quotidiano La Stampa. Gli articoli di Gente usciranno nel 1986 come la prima biografia di Rol (Rol l'Incredibile, poi diventato Rol il Mistero).
Una prima critica viene formulata da Piero Angela all'interno del libro Viaggio nel mondo del paranormale, un'inchiesta sui fenomeni paranonormali, nel quale i fenomeni prodotti da Rol vengono giudicati trucchi illusionistici. Della stessa opinione anche lo scienziato torinese Tullio Regge, che in seguito avrebbe fondato con Angela il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (CICAP) . Sia Regge che Angela concordano sul fatto che solo un esperimento effettuato in condizioni di controllo, con la presenza di un prestigiatore per evitare la possibilità di un trucco, e replicabile, avrebbe consentito di accertare la reale natura paranormale dei fenomeni che si producevano con Rol. Ma Rol rifiutò per tutta la vita questa richiesta.
Il noto prestigiatore Silvan cercò invano di farsi ricevere da Rol. Nel corso della trasmissione televisiva TG l'una, Silvan ripeté diversi degli "esperimenti" di Rol (come per esempio una firma tracciata in aria che appare misteriosamente su una carta in un mazzo sigillato, la lettura di un libro chiuso), dimostrando che nessuno di questi fenomeni richiedeva l'intervento di doti paranormali. Questo non dimostra che i fenomeni prodotti da Rol fossero dei trucchi (i fenomeni da lui prodotti avrebbero potuto avere una causa diversa da quelli di Silvan), ma dimostra che non erano fisicamente inspiegabili.
Il presidente del circolo "Amici della magia" di Torino, Marco Aimone, ha raccontato di aver potuto vedere Rol in azione in un ristorante e di aver riconosciuto una tecnica di mentalismo. Due prestigiatori dilettanti, Carlo Buffa di Perrero e Giuseppe Vercelli, che hanno assistito agli esperimenti a casa di Rol, hanno invece riferito di non aver riscontrato alcun trucco. Il noto illusionista Alexander, che ha conosciuto Rol ma non ha visto gli esperimenti, sostiene che «se le condizioni riferite da decine di testimoni sono proprio quelle» (ovvero, Rol non toccava le carte), «allora nessun prestigiatore sarebbe in grado di riprodurre gli esperimenti di Rol» (almeno per quanto attiene alle carte).
Mariano Tomatis, esperto di mentalismo e collaboratore del CICAP ha analizzato in una biografia di Rol buona parte delle testimonianze pubblicate fino al 2002, concludendo che numerosi elementi facevano pensare che Rol fosse un prestigiatore. Opinioni analoghe sono state espresse da uno dei principali parapsicologi italiani, Piero Cassoli, che elencò in un articolo di Quaderni di Parapsicologia gli elementi che lo portavano a concludere di trovarsi di fronte ad un prestigiatore, avendo Rol eluso l'invito ad un secondo incontro con lui. A favore della veridicità dei poteri di Rol si sono espressi invece altri esponenenti della parapsicologia, come Gastone De Boni (direttore della rivista Luce e Ombra), Massimo Inardi (co-direttore, con Cassoli, del Centro Studi Parapsicologici di Bologna), Giorgio Di Simone (direttore del Centro Italiano di Parapsicologia di Napoli, che ha anche scritto una biografia di Rol) e Nicola Riccardi.
I sostenitori della realtà dei fenomeni prodotti da Rol sottolineano che la grande maggioranza degli scettici è composta da persone che non assistettero mai agli esperimenti, mentre i critici ribattono che questo avvenne proprio perché Rol non invitava le persone che volevano metterlo alla prova e che avrebbero potuto scoprirne i trucchi.
In occasione del centenario della nascita giugno 2003 gli è stata dedicata una puntata della trasmissione Porta a Porta su Rai Uno e il quotidiano La Stampa gli ha inoltre riservato una pagina intera.
La maggior parte degli autori che ha scritto un libro su questo personaggio sostiene l'autenticità dei suoi poteri. I libri di Maria Luisa Giordano e Catterina Ferrari ne tratteggiano soprattutto il carattere, senza insistere sugli aspetti paranormali della sua vita.
Ad un primo tentativo di analisi da parte di Giorgio Di Simone, hanno fatto seguito quella di Maurizio Bonfiglio, Mario Pincherle e Vincenzo Mercante, quest'ultimo proponendo un parallelo tra Rol e Padre Pio da Pietrelcina. Inoltre Franco Rol, nipote di un cugino di Gustavo, ha aperto il primo sito web nel 2000 in sua difesa e per far conoscere il suo insegnamento. A questo scopo ha costituito la Società Europea di NeuroTeologia (SENT). Il sito è in netta contrapposizione nei confronti del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), a cui appartengono alcuni dei critici.


Il pensiero
Rol sosteneva l'esistenza dell'anima, nel senso della natura immortale dell'uomo. Mentre l'anima, una volta lasciato il corpo, ritorna a Dio, ciò che Rol chiamava «spirito intelligente» si distingue invece nel continuare ad essere presente sulla terra, anche dopo la morte. In senso più ampio, per Rol «ogni cosa ha il proprio spirito», nel quadro di una visione del mondo pervaso di una «armonia universale», ma solo lo spirito che pervade l'uomo è «intelligente», in quanto provvisto di coscienza e di capacità creative.
Rol affermava di poter entrare in contatto con «spiriti intelligenti», e che essi partecipassero ai suoi esperimenti, durante i quali egli entrava in contatto con loro, agendo «con spontaneità, quasi sotto l'impulso di un ordine ignoto».

FONTE



Testimonianze di personaggi famosi

«Gustavo Rol è un uomo che Dio ha mandato fra di noi per renderci migliori»
Franco Zeffirelli

«Rol sfugge alla nostra possibilità di comprensione. È un mistero»
Cesare Romiti

«...un individuo dotato di poteri incredibili»
Guido Ceronetti


«... una personalità fra le più sorprendenti del secolo» Alberto Bevilacqua

«... è il più indecifrabile e fascinoso enigma in cui mai mi sia imbattuto» Roberto Gervaso

«Tra le persone a cui rivolgo una preghiera quando sono in difficoltà c'è anche lui...» Vittorio Messori

«All'incredibile Rol, che sarà credibile solamente dopodomani» Jean Cocteau (dedica)

«Sono rimasto sbalordito, ma niente affatto sgomento: anzi, consolato ed arricchito» Valentino Bompiani

«A Gustavo Adolfo Rol che cammina come un illuminato sulla geografia dell'inconoscibile» Pitigrilli (dedica)

«Al dottor Rol, con ammirazione per il suo lavoro ultra-umanitario» Vittorio Valletta (dedica)

«Quell'uomo legge nel pensiero e non possiamo rischiare che i segreti dello Stato francese vengano a conoscenza di estranei» Charles De Gaulle

«Gustavo era un essere meraviglioso che manca a tutti noi e che ci ha lasciato esperienze incredibili, emozioni uniche e straordinarie...» Valentina Cortese

«...è l'uomo più sconcertante che io abbia conosciuto. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l'altrui facoltà di stupirsene» Federico Fellini

«Un personaggio...dietro al quale si nascondeva un'entità inafferrabile» Tullio Kezich

«Religiosissimo, credo che appartenga al filone dei «santi laici» piemontesi, come Frassati e Savio...» Nico Orengo

«Qualcosa di benefico si irraggia sugli altri. È questa la caratteristica immancabile...dei rari uomini arrivati, col superamento di se stessi, a un alto livello spirituale, e di conseguenza all'autentica bontà» Dino Buzzati

FONTE

 
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