Ho appena letto la quarta scena postata da Sitonkia... Sono sempre più coinvolta in questa storia! WOW!
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Passarono svariati minuti prima che una ragazza comparisse da dietro la tenda del salotto, appena scostata per poter vedere il visitatore. Sam le sorrise dal portico ricevendo in cambio un’occhiataccia scontrosa.
Povero Sam: lui è sempre così gentile e garbato mentre, spesso, le persone che incontra per le sue indagini sono scostanti e, appunto, scontrose... Beh, in una situazione simile, è difficile restare calmi ed essere gentili con gli estranei...
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“Sam Reynolds, lavoro per il.. Times, vorrei parlare col signor Shelton.”
Wow... Addirittura il
Times! Stavolta Sam ha mirato proprio in alto!
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La porta si aprì improvvisamente ma solo di una fessura, dalla quale apparve il volto della ragazza. Aveva gli occhi lucidi e nonostante cercasse di mantenere un’espressione composta vide due lacrime bagnarle le guance arrossate.
“Strano..” la parola vibrò insicura nell’aria, fece una pausa e continuò “Lavori per il Times e non sai nemmeno che mio padre è morto una settimana fa.”
Quante volte abbiamo visto qualcuno aprire una porta con il viso rigato dalle lacrime?!?
Sam si è quasi fatto smascherare; hehehe... così non va bene!
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A Sam parve che qualcuno gli avesse appena tirato una sberla in faccia, avrebbe voluto chiedere scusa per la mancanza di tatto ma non poteva compromettere ulteriormente la sua identità di copertura, decise di rischiare.
“A dire il vero so benissimo che suo padre è mancato pochi giorni fa e le faccio le mie più sentite condoglianze, ma cercavo l’altro signor Shelton.”
Beh, complimenti per l'abilità! Sam ha subito trovato un appiglio per non compromettere la sua 'copertura'!
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“Cioè..tu sei del New York Times?” La ragazza aveva cambiato espressione.
“Già! Sono qui per scrivere un articolo commemorativo in onore di tuo padre, per esaltare il suo brillante operato.”
“Fammi capire, il New York Times pubblicherà un articolo su mio papà?”
Sam si maledì di dover mentire a quegli occhi grandi e stanchi, pieni di un dolore che lui stesso conosceva fin troppo bene. Il suo volto la maschera della falsità mentre dalle sue labbra le menzogne uscivano con una facilità inaspettata.
“Esatto.”
Una mano tremante coprì la bocca della ragazza semiaperta in un sorriso incredulo.
“Posso essere il suo testimone, se vuole, conosco tutto ciò di cui si occupava mio padre, molto meglio di mio zio Harry per essere sincera.”
“Hm..” Sam finse di pensarci un po’ su “Va bene.”
Questa ragazza mi ha dato quasi l'impressione di badare più alla testata giornalistica per la quale 'lavora' Sam che al dolore che sta provando!
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L’interno dell’abitazione era arredato modestamente, vi erano parecchi oggetti dalle forme più inaudite e bizzarre, probabilmente souvenir di paesi lontani. Alle pareti erano appesi svariati quadri colorati, principalmente campi fioriti e cieli azzurro intenso solcati da nuvole passeggere. La vivacità dei colori so scontrava con lo stato d’animo di chi vi abitava.
I due si sedettero su un piccolo divano in pelle marrone consumata. Sam tirò fuori dalla tasca un piccolo block notes ed un penna.
Che bella descrizione... Eh, lo so, io sono fissata con questi dettagli; il particolare del divano in pelle consumata mi è piaciuto molto!
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“Allora..il suo nome è..?”
“Jessica, Jessica Shelton.”
Il ragazzo si bloccò un istante nel sentire il nome della fidanzata scomparsa, ma cercò di nascondere il disagio.
Povero Sam... In un modo o in un altro, il dolore per la perdita della sua amata Jessica torna fuori...
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Jessica si guardò un attimo intorno decidendo da dove cominciare la sua narrazione. Il suo sguardo si posò sulla finestra, oltre il vetro, al di là del vialetto, sopra le case, dentro la foresta. Un brivido la percorse.
Anche in questo punto, hai reso bene l'idea dello smarrimento che prova la ragazza per trovare, poi, un'unica certezza in tutta questa storia: la foresta è, di certo, la causa della morte del padre...
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“Non c’è dubbio, ma era qualcos’altro che lo spingeva a tornare nel bosco, diceva di dover scovare il responsabile, anche se non capisco come avrebbe mai potuto trovare qualcosa sulla scena di un crimine che risaliva agli anni Trenta.”
Sam aggrottò le sopracciglia.
“Vuoi dire che dopo aver raccolto il materiale per l’articolo ha continuato la sua indagine?”
“Sì, la foresta è diventata la sua seconda casa, quando tornava era distratto, alcune volte lui..” si fermò, indecisa se continuare.
“Non preoccuparti, non sono qui per gettare ombra sulla memoria di tuo padre.”
La ragazza annuì debolmente.
“..lui..beh, parlava da solo, negli ultimi giorni non tornava nemmeno a dormire, aveva continuamente attacchi d’asma e pertosse, la sua salute fisica e mentale si è deteriorata velocemente.”
Qui, la mia curiosità ha raggiunto dei picchi altissimi: perchè Nicholas Shelton era così attratto dalla foresta?!? A cosa erano dovuti questi continui attacchi d'asma e di pertosse?!? Perchè la sua salute psico-fisica è peggiorata fino a causarne la morte?!?
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Il giovane inspirò ed espirò profondamente, la fronte aggrottata in un’espressione pensierosa. Cosa diavolo era successo a Nicholas Shelton?
“Quale credi sia stata la causa del peggioramento?”
“La foresta.” Rispose lei senza esitazioni.
Sam deglutì attendendo che la ragazza continuasse col suo racconto, il block notes ancora intonso mentre il suo cervello registrava ogni parola della conversazione.
La fronte aggrottata di Sam è davvero un bel dettaglio così come, anche, il fatto che lui deglutisca, come segno evidente della sua agitazione nell'ascoltare il modo in cui Jessica abbia risposto, senza esitare, alla sua domanda...
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Sam si chiese se fosse possibile che gli spiriti degli impiccati nel bosco potessero essere responsabili della morte del giornalista. Sempre ammesso che di spiriti si trattasse. Il fatto che i corpi fossero stati bruciati screditava l’unica ovvia ipotesi.
Non ha senso, perché mai avrebbero dovuto uccidere colui che aveva portato alla luce la loro morte e reso loro giustizia? Oltretutto, i fantasmi non sono in grado di creare quel genere di disagio psico-fisico di cui sembra aver sofferto Shelton.
Beh, anch'io mi chiedo la stessa cosa... Che senso avrebbe avuto uccidere chi ha tentato di dare giustizia a tante anime innocenti?!?
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Sam si passò una mano sulla bocca concedendosi un istante per rielaborare le informazioni ricevute.
Degli innocenti sono uccisi ed i loro spiriti – o almeno quello di una bambina - vogliono vendetta, così attirano i passanti e li uccidono… No, non era possibile, lo strano comportamento assunto da Shelton sembrava aver subito indirettamente l’influenza della presenza degli impiccati, come se…
“Hai detto che tuo padre soffriva di asma?”
“Sì, è sempre stato leggermente asmatico, ma non ha mai avuto bisogno di prendere medicinali come nelle ultime settimane.”
Il ragazzo fece un cenno di assenso, cominciava a mettere insieme alcuni pezzi del puzzle.
“Era ossessionato dal caso, eh?”
“Dal caso e dalla foresta. Beh, anche se le due cose praticamente coincidevano..”
Sam spalancò gli occhi e li puntò sulla ragazza.
“Come hai detto?”
“..che le due cose coincidevano..?”
E’ proprio così.. si spiega tutto..
Questa correlazione tra la foresta e i problemi respiratori della vittima mi fanno pensare subito alla tosse che Dean aveva quando entrò nella foresta...
CITAZIONE
Il sentiero correva stretto e sinuoso incidendo nel manto di foglie ingiallite una ferita profonda, scura, umida. Gli stivaletti da motociclista di Dean affondavano nella terra senza far rumore, veloci eppure cauti. L’espressione dipinta sul volto del ragazzo era tesa e concentrata, gli occhi chiari sondavano l’ambiente circostante nervosamente, scattando ad ogni foglia che cadeva dai rami.
Wow... Dean con gli stivaletti da motociclista...
Mi piace molto la descrizione del sentiero della foresta così come, anche, il dettaglio degli occhi chiari di Dean (
) che sondano l'ambiente circostante... Mi sembra quasi di vivere un'esperienza simile: scattare nervosamente a ogni minimo rumore percepito...
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Una folata di vento lo fece quasi sobbalzare, il cuore cominciò a battergli forte mentre sentiva delle minuscole piume sfiorargli le pareti della gola, causandogli un prurito fastidioso che i colpi di tosse peggioravano.
L’improvvisa brezza si affievolì ed il bosco si acquietò con essa. Dean trattenne la tosse cercando di ignorare la fastidiosa sensazione che i suoi polmoni fossero in fiamme. Sentì il respiro pesante, faticoso, come quello di un asmatico.
Lo sapevo...
... Ecco che ricompare la tosse di Dean; ho apprezzato la descrizione delle minuscole piume che gli sfioravano le pareti della gola causandogli la tosse...
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Merd*, il sentiero! Evitare sempre le strade, era una delle prime regole che John gli aveva insegnato.
Con un salto agile atterrò nel fogliame provocando uno scricchiolio frusciante che risuonò fra i fusti tanto intenso quanto lo sarebbe stato un grido in una stanza silenziosa. O almeno così lo captò Dean.
Wow, che citazione! 'Evitare sempre le strade' come suo padre John gli aveva insegnato... Ne sono rimasta davvero colpita!
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Gli sembrò di vedere un’ombra avvicinarsi lungo il sentiero. Appoggiò la schiena al tronco più vicino con l’arma carica a salgemma in mano. Rimase immobile per qualche secondo, gocce di sudore si condensarono sulla sua fronte che portava i segni della tensione. Si sporse appena per controllare il sentiero. Ancora una volta non vi era nulla fuori dall’ordinario.
Qui la tensione è davvero palpabile... Complimenti davvero...
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Si voltò di nuovo e questa volta i suoi incontrarono un qualcosa di estremamente non usuale.
Una bambina.
No, la bambina, era a pochi passi da lui ed ondeggiava con le fronde, come il riflesso di un raggio di sole nell’acqua. C’era qualcosa di diverso in lei.
Ecco che ricompare la misteriosa bambina; mi è piaciuto il fatto che tu abbia sostituito
una con
la per indicare che era proprio quella bambina che avevano visto la volta precedente...
CITAZIONE
C’era qualcosa di diverso in lei.
“Chi sei?” le chiese Dean in un sussurro.
Lei non rispose, alzò la testa ed i lunghi capelli lasciarono spazio ad un volto dai tratti vagamente familiari. Quel naso, quella bocca..
“Aiutami..” disse piano implorante.
“Come?”
La bimba avanzò di qualche passo ed il ragazzo potè distinguere meglio i lineamenti.
“Prendi il colpevole..”
Dean si accovacciò scrutando intensamente il fantasma. Sembrava…assomigliava quasi a..
“Mamma?”
“Vendicami, Dean, prendi l’assassino…uccidilo…”
La bambina allungò le piccole braccia appoggiando le manine sulle guance di Dean. Erano fredde, gelide come quelle di un morto.
“Vuoi dire chi ti ha impiccata?”
Quella bocca che così tante volte aveva toccato dolcemente la fronte del piccolo Dean per augurargli buona notte, si trasformò, le labbra più carnose, belle e inaccessibili, il sorriso della fidanzata di Sammy, o forse assomigliava più ad una ragazza che aveva conosciuto al liceo…non riusciva a decidere, le forme intorno a lui parevano mischiarsi e confondersi, non poteva dire se era tutto nella sua testa o se ciò che vedeva era reale.
La bambina ritrasse improvvisamente gli arti e lo guardò negli occhi senza rispondere alla domanda che il ragazzo le aveva posto.
"Lo prenderò..paherà per ciò che ti ha fatto..brucerò le sue ossa.."
L'altra scosse la testa dolcemente.
"E' ancora vivo...l'assasino è vivo...prendilo.."
Il vento soffiava di nuovo mentre Dean sentiva la gola prudere, i polmoni contrarsi. La piccola figura apparve più chiaramente. Le parole che ella pronunciò sovrastarono il fruscio, tuonarono sopra di esso disturbando la natura dormiente. O almeno così parve alla mente confusa di Dean ed ancora una volta non potè stabilire se la voce era reale o una mera allucinazione. Soltanto di un fatto era certo: il tono era estremamente convincente:
“Prendi Sam.”
Il finale, come al solito, mi ha lasciato di stucco. Inizio col dire che mi è quasi sembrato di vedere questa scena della bimba che tende le braccia a Dean, chiedendogli aiuto, e arrivandogli a toccare il viso...
Inoltre, cosa si nasconde dietro al fatto che questa bambina abbia ricordato a Dean sua madre Mary, o Jessica o una ragazza del liceo?!? Sono i segni di uno stato confusionario o c'è dell'altro?!?
In conclusione: perchè la bambina dice a Dean che il suo assassino è ancora vivo e che deve prendere Sam?!?
Non nascondo che questo stato di salute di Dean mi preoccupa molto...
Attendo di leggere gli ulteriori sviluppi della trama!
Faccio i miei complimenti a Sitonkia, brava!