Fantasmi del Regno Unito

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jasmine23
view post Posted on 6/5/2008, 16:07 by: jasmine23




IRLANDA MISTERIOSA

L’Irlanda e le leggende dei fantasmi
L’Isola di Smeraldo è nota per i racconti di streghe, fate e folletti. Tutto ciò rientra in un repertorio di racconti e storie che si sono perpetrate di generazione in generazione e che, oggi, la maggior parte degli Irlandesi ritiene essere leggenda, a differenza di quanto, spesso, si creda in Italia. Ad una cosa gli Irlandesi, però, danno forse più credito: alle storie di fantasmi. A prescindere dal loro effettivo crederci o meno, ne hanno fatto oggetto di fascino e, spesso, valore aggiunto per attrarre il turista verso castelli, manieri e case d’epoca. E le storie di spiriti che aleggerebbero in questi territori rendono, inutile negarselo, il tutto più affascinante e arcano … forse perché fanno sentire l’essere umano di oggi più vicino, nel tempo, alle vicende del luogo o forse semplicemente perché nutrono il senso di mistero che, da sempre, accompagna l’uomo.

Ross Castle
La contea di Meath è sede di un magnifico castello che, si dice, sia infestato da un fantasma. La storia che vuole il maniero abitato da fantasmi è, al tempo stesso, molto dolce e triste. Il castello fu costruito nel 1536 da tale Richard Nugent (Signore inglese di Delvin). Si narra che egli avesse una figlia, Sabrina, nata con un’anomalia al cuore. I medici temevano che non sarebbe vissuta a lungo, ma il tempo la vide crescere e divenire una bellissima fanciulla. Durante una delle sue innumerevoli passeggiate ai confini della tenuta del padre, la ragazza conobbe un giovane di cui s’innamorò perdutamente, Orwin. Lui ricambiava i suoi sentimenti ma era figlio di un irlandese e questo rendeva la loro relazione pericolosa, a causa della profonda inimicizia che separava inglesi e irlandesi.
I due giovani decisero, così, di vivere la loro storia d’amore in tutta clandestinità, fino al giorno in cui stabilirono di fuggire via per sempre. Intenzionati a dare un ultimo saluto a quella splendida terra, pensarono di fare una passeggiata in barca sul Lough Sheelin, ma una tempesta si abbatté sul lago dalle acque profonde e Orwin perse il controllo dell’imbarcazione, che si capovolse, e il povero ragazzo morì istantaneamente, battendo la testa. Sabrina fu, invece, salvata dagli astanti che avevano assistito all’evento. La ragazza non si svegliò prima di tre, lunghissimi giorni. Al suo risveglio, però, disperata per la morte del suo amante, lo andò a cercare e, una volta trovatolo sulla sponda del lago, trasportato dalle acque, fu stroncata da un colpo al cuore e morì. Gli spiriti disincarnati dei loro corpi aleggerebbero, così, tra le stanze del castello e nei giardini. Sembrerebbe che alcuni abbiano giurato d’aver udito “lamenti d’amore”. Forse può interessare sapere che il Ross Castle è anche albergo, dove è possibile soggiornare.

Ballygally Castle
Ad Antrim, una cittadina nel nord est dell’isola, si trova un castello che viene definito “l’unica costruzione risalente al XVII secolo ancora utilizzata come residenza”. Infatti, il castello è, oggi, sede di un lussuoso hotel ma anche, a quanto sembra, dimora di un fantasma. Si tratterebbe dello spirito della prima proprietaria del castello, Lady Shaw, una donna con la “simpaticissima” usanza di bussare alle porte delle camere. C’è chi racconta che il fantasma si divertirebbe moltissimo a prendere in giro i clienti dell’hotel e a vedere le loro facce sorprese, quando aprono la porta della loro stanza e non trovano nessuno dietro. Al di là dell’interesse suscitato da eventuali esseri disincarnati che abiterebbero la zona, la contea di Antrim è una delle zone più belle di tutta l’isola e più ricca di storia. Una delle sue caratteristiche principali è l’incredibile vicinanza alle coste scozzesi: dalle sue coste, infatti, è possibile vedere il Mull of Kintyre (Scozia). Un altro magnifico luogo della zona è la famosissima Giant’s Causeway (strada dei Giganti), che leggenda vuole essere stata costruita dai giganti per rendere più facile l’accesso all’isola. In realtà, la natura particolarissima della zona deve la sua peculiarità all’attività vulcanica che era regolare, in quest’area geografica, milioni di anni fa. Terra di fate e folletti, la contea di Antrim è anche famosa per le Glens of Antrim, che vale sicuramente la pena di visitare.

Leap Castle
Al cuore dell’Irlanda si trova Roscrea, una delle più antiche città di tutta l’isola. Qui si trova anche il Leap Castle, un’antica fortezza costruita tra il XIV e il XV secolo come roccaforte di avvistamento e di controllo del passaggio che va da Slieve Bloom alla regione del Munster. Il luogo, tetro ma suggestivo, è stato testimone di varie e numerose vicissitudini storiche: da territorio degli O’Carrol (antico clan irlandese), esso ha rappresentato, durante i secoli, una delle costruzioni militari più inespugnabili dell’intera isola. Forse a causa della sua storia, così violenta e sanguinaria, il castello è diventato, nella leggenda, sede di un terribile spirito, uno di quelli che vengono definiti “elementali”. Senza una fisionomia precisa, descritto come avente terrificanti occhi umani, ma accompagnato da strani vapori e fumi che ne rendono la figura indistinguibile, si racconta che il fantasma apparterrebbe ad un prete, componente della famiglia degli O’Carroll, ucciso da un colpo di spada inferto nel petto da suo fratello, mentre celebrava una messa in quella che, oggi, viene chiamata “Cappella Maledetta”.
Nel 1532, infatti, in seguito alla morte del capo clan, si scatenò una battaglia feroce per la conquista del trono, che vide i fratelli della famiglia combattere gli uni contro gli altri. Ma, al di là della saga familiare del castello, c’è la prigione che si trova nei sotterranei a fomentare terribili storie di fantasmi. Ancor oggi visibili, le prigioni furono luogo delle più cruenti morti: i prigionieri, infatti, vi venivano gettati attraverso un apertura nel pavimento del piano superiore e lasciati cadere su un grosso chiodo che si trovava circa 200mt sotto. Chi era abbastanza fortunato da non cadere sul chiodo era destinato a morire di fame, in mezzo ai cadaveri dei propri compagni. Nel 1900, mentre alcuni operai erano intenti a ripulire le prigioni, furono trovati moltissimi scheletri, impilati uno sopra all’altro e ci vollero tre carri per portarli via tutti. Tra gli oggetti rinvenuti, un orologio risalente al 1800, che fa pensare che le celle dovevano essere ancora in uso nel XIX secolo.

Charleville Castle
Sempre nel cuore dell’Irlanda, vicino alla cittadina di Tullamore e sul fiume Shannon, si trova uno dei castelli che, si dice, essere tra i più infestati. Si tratta del Charleville Castle, un castello dall’architettura gotica e dalla lunga storia. Inizialmente dimora di ordini monastici, esso è poi passato nelle mani di vari proprietari. Situato al centro di un’area ricoperta da querce e, un tempo, luogo di riti pagani druidici, il castello fu costruito da Francis Johnstone e Charles Bury, entrambi seguaci della Geometria Sacra. Due dei Conti che possedettero il castello erano importanti membri di una loggia massonica e le torri che fecero costruire furono disegnate sul modello di una stella ad otto punte. Il castello sarebbe stato costruito, appositamente, su uno dei Luoghi d’Energia (luoghi che sarebbero in grado di esprimere energia di “varia natura”; teoria affascinante, ma non ancora comprovata scientificamente) che popoli antichi e pagani, abitanti dell’isola, avrebbero scoperto, qui, moltissimi secoli fa.

Killarney e il Ring of Kerry
La parte sud-occidentale dell’Isola di Smeraldo è occupata da una delle zone più variegate ed attraenti di tutta l’Irlanda. Si tratta del famoso Ring of Kerry, ovvero anello di Kerry, una strada a forma circolare, che torna al suo punto di partenza e si estende su una lunghezza di circa 170km attraverso la N72, laN70 e la N71. La particolarità di quest’area sta nel fatto che, nel giro di appena 200 km, il percorso interseca paesaggi disparati e diversissimi tra loro, ma tutti ugualmente belli ed incantati. Dalle coste e fiordi frastagliati delle zone costiere, ammantate di prati verdi e spiagge dalla sabbia bianchissima, si passa alle zone montuose dove le montagne la fanno da padrone con le loro immense foreste di conifere, i cespugli d’erica e i fiori dai colori sgargianti e nelle cui vallate, incastonati come scrigni misteriosi, si adagiano laghi dall’acqua blu mare in cui certe persone osano perfino fare il bagno. L’itinerario parte da Killarney - città dove il turismo regna sovrano e le strutture d’accoglienza (hotel, b&b, ristoranti, pub) richiamano lo stile di certi nostri luoghi di villeggiatura.
Killarney è, però, nota anche per un forte celtico a forma circolare (se ne incontra più d’uno nella zona): lo Staigue Fort. La cinta muraria è alta circa 6m, ha un diametro di circa 30m ed è circondata da un ampio fossato (metodica utilizzata tradizionalmente in costruzioni di questo tipo). Risulta ancora difficile datare questo forte, ma si ritiene che esso risalga ad un periodo antecedente la cristianizzazione avvenuta, nell’isola, ad opera di San Patrizio. L’ingresso, basso, fa pensare ad una popolazione di statura non molta alta e le leggende locali raccontano che coloro che abitavano il forte fossero lì in cerca di metalli da utilizzare per i loro manufatti. Nelle vicinanze, effettivamente, ci sono segni che attestano la presenza di antichi giacimenti di rame.

Killorglin
Il Ring of Kerry prosegue, quindi, verso Killorglin, una cittadina deliziosa dove, ogni anno ad agosto, si tiene una delle feste popolari più caratteristiche di tutta l’isola: il Puck’s Fair. Si tratta di una fiera che dura ben tre giorni, durante i quali si consumano pasti, canti e danze ventiquattr’ore su ventiquattro e i pub non chiudono mai! Il primo giorno gli abitanti si riuniscono nella cittadella, accolgono gli stranieri che vengono ad assistere a questo curioso evento e scelgono un caprone bianco (caprone, in irlandese puck, deriva dal gaelico poc) come re dell’intera festa, ne adornano le corna con nastri e coccarde e lo sacrificano su un carro nella “piazza” centrale del paese. Per tutto il giorno seguente esso presiede all’intera fiera di cavalli, bestiame di vario tipo e pecore, in segno di trionfo. L’ultimo giorno, che viene anche chiamato "Giorno dei Ragazzi", il caprone viene detronizzato da una folla di bambini divertiti. Questa celebrazione sembra avere origini pagane e risalire all’antica usanza di festeggiare il raccolto, agli inizi d’agosto. Le danze attorno ai fuochi e la leggenda secondo la quale, se una ragazza nubile si reca al Puck’s Fair da sola si ritirerà a casa sicuramente “accoppiata”, sembrano rievocare l’influenza di antichi riti pre-cristiani. Il Puck’s Fair si ricollegherebbe, così, alla festività celtica di Lughnasa, giorno solenne pagano durante il quale veniva onorata la fertilità di madre natura e, in particolare, il raccolto del grano e dei vegetali. La storia di questa celebrazione è parallela a quella del Puck’s Fair: tradizione vuole infatti che, il primo agosto, nell’antichità celtica si rivivesse il sacrificio di Lugh (lo splendido dio celtico) che si era trasformato in grano e, in questa trasfigurazione (intesa come morte), aveva dato nutrimento al suo popolo. Non va dimenticato, a tal riguardo, che il caprone, nella cultura pagana, era simbolo di fertilità.

Waterville
Dopo Killorglin, il Ring of Kerry scende lungo la costa sud-occidentale dell’isola, giunge a Cahirciveen e poi a Waterville, dove si trova uno dei luoghi a mio parere più belle di tutta l’Irlanda (forse, perfino più bella delle meravigliose Scogliere di Mohr). La cittadina, di per sé, non ha nulla di “misterioso”, ma il paesaggio che si prospetta dalle scogliere nelle vicinanze è stupendo: l’incantevole oceano si distende su una laguna intessuta con fili d’erba color smeraldo, dove le acque cristalline e profonde si fondono con le spiagge di sabbia e ciottoli coloratissimi. L’aria purissima e il senso di libertà assoluta che vi si respira rende tutto a dir poco magico.

Sneem
Da Waterville la N70 s’inerpica nuovamente verso l’interno, senza ancora abbandonare del tutto la costa. Si giunge, così, a Sneem, un villaggio noto per le case dai colori sgargianti e dipinte con tinte una diversa dall’altra. A Sneem si ambienta uno dei racconti del mistero di tradizione celtica, “Il fantasma di Sneem”, il cui testo è presente al seguente link: www.sacred-texts.com/neu/celt/tfgw/tfgw24.htm.
Da Waterville si risale verso Kenmare, una cittadina deliziosa, ricca di pub, alberghi in stile irish e negozietti d’artigianato. Nelle vicinanze dello stesso centro si trova un’antichissima costruzione megalitica, dal diametro di 15,8 m, noto per costituire uno dei rarissimi esempi di costruzione edificata con pietre modellate a forma d’uovo. La struttura consta di 15 sassi, di cui 13 si trovano in posizione verticale e 2 sono diretti verso nord, in posizione orizzontale. Al centro, si può osservare un’enorme pietra sepolcrale con una lastra di copertura. Nelle vicinanze di Kenmare è stato ritrovato un deposito di manufatti in rame che sembra fosse collegato, in epoche antiche, alle costruzioni megalitiche e sepolcrali di cui l’isola è piena. Kenmare è stata anche sede di un film dell’orrore ambientato nei primi anni del ‘900.


 
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